“Finché il caffè è caldo” di Toshikazu Kawaguchi è un romanzo che offre un’esperienza di lettura diversa dal solito. Con una narrazione delicata, l’autore ci trasporta in un mondo in cui il tempo e le scelte passate si intrecciano in modo magico.
La premessa del libro è stimolante: un caffè, chiamato “Funiculi Funicula”, offre ai suoi clienti la possibilità di viaggiare indietro nel tempo, ma con una particolarità intrigante. I protagonisti possono interagire solo con le persone presenti nel caffè al momento specifico in cui vogliono tornare. Questa limitazione crea una sfida e un’atmosfera particolare nel corso della trama: un senso di urgenza che li spinge a riflettere attentamente sulle conseguenze delle loro azioni. Le decisioni che prendono nel caffè avranno un impatto diretto sulla loro vita presente e futura.
Attraverso quattro storie interconnesse, Kawaguchi ci presenta diversi personaggi che decidono di sfruttare questa opportunità, ognuno affronta situazioni passate che hanno lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Ad esempio, c’è una donna che desidera dire addio a sua madre prima che sia troppo tardi, un marito che vuole riparare un errore commesso anni prima e una giovane donna che cerca di capire le scelte che l’hanno portata a una vita di solitudine.
Ciò che rende il caffè un luogo così speciale è l’atmosfera di intimità e riflessione che vi si respira. È un rifugio in cui i protagonisti possono confrontarsi con il passato e affrontare le proprie emozioni senza le distrazioni del mondo esterno. Il caffè diventa un luogo in cui le barriere del tempo si dissolvono e le connessioni umane possono essere ristabilite o chiarite.
La trama del romanzo è ben sviluppata e coinvolgente, ogni storia è strutturata in modo impeccabile, con flashbacks e intrecci che svelano gradualmente i dettagli del passato dei personaggi. Kawaguchi crea un equilibrio magistrale tra la suspense e la sensibilità emotiva, mantenendo il lettore attaccato alle pagine fino all’ultima parola.
La limitazione del viaggio nel tempo, invece di essere un ostacolo alla narrazione, diventa un elemento narrativo ricco di significato.
“Finché il caffè è caldo” è un romanzo che riesce a combinare fantasia e realismo in modo armonioso.
Titolo: Finché il caffè è caldo
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Prezzo copertina: € 16.00
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Edizione: 53
Traduttore: Marseguerra C.
Data di Pubblicazione: 12 marzo 2020
EAN: 9788811608769
ISBN: 8811608767
Citazioni tratte da: Finché il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi
La malattia si nutre di negatività…
Serve coraggio per dire quello che va detto. E di sicuro a Miki era servito tanto coraggio per esprimere i suoi sentimenti alla madre che aveva appena conosciuto. La sua voce vacillava per l’incertezza, ma comunicava l’autenticità dei suoi sentimenti. Gli occhi di Kei si gonfiarono di lacrime.
L’articolo di giornale sulla leggenda metropolitana del caffè chiudeva così: «In fin dei conti, che uno torni nel passato o viaggi nel futuro, il presente non cambia comunque. E allora sorge spontanea la domanda: che senso ha quella sedia?».
Katia Ciarrocchi
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