A cura di Giuseppe Iannozzi
L’11 settembre che non finisce mai
L’Envers du monde, (Seuil 2010), di Thomas B. Reverdy, esce in Italia per i tipi Sironi con il titolo L’ombra vuota.
Thomas B. Reverdy è nato nel 1974. In Francia ha pubblicato diversi romanzi, tra cui La Montée des eaux, (Seuil, 2003 et Points, 2010), Le Ciel pour mémoire, (Seuil, 2005), Les Derniers Feux, (Seuil, 2008), Le Lycée de nos Rêves, (Hachette Littérature, 2008 – avec Cyril Delhay), L’Envers du monde, (Seuil, 2010). Attualmente ricopre il ruolo di professore universitario e dirige la rivista letteraria La Femelle du Requin (http://lafemelledurequin.free.fr/index.htm).
L’11 settembre ha cambiato il volto dell’America, ma non solo, è difatti più giusto dire che la Storia che si consumerà non potrà non essere influenzata da quel tragico giorno. Osama Bin Laden, grazie a Barack Obama, è oggi seppellito in mare, in un punto non ben precisato: il 2 maggio 2011 il numero uno di al-Qāʿida è stato fatto fuori. Ma la sua morte non ha significato la vittoria contro il terrorismo islamico, e di questo ne sono ben consapevoli tutti.
Le Twin Towers sono state abbattute. Migliaia i morti, migliaia le famiglie colpite negli affetti. Ancor oggi non si sa, non con precisione, come sia potuto accadere che al-Qāʿida sia riuscita a violare gli USA in maniera sì tanto devastante. Inutile fare della dietrologia: le Torri Gemelle sono crollate e centinaia di vite sono state spezzate. L’11 settembre 19 terroristi legati ad al-Qāʿida dirottarono quattro voli civili facendo schiantare due degli aerei sulle torri 1 e 2 del World Trade Center di New York. Il terzo aereo fu dirottato contro il Pentagono, mentre il quarto aereo, che si sarebbe dovuto schiantare contro il Campidoglio o la Casa Bianca, precipitò invece in un campo vicino Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania).
Il pretesto per parlare del dolore di New York è la morte di un arabo-musulmano. In un primo momento si pensa che l’uomo sia morto nel cantiere di Ground Zero a seguito d’una caduta accidentale. Ben presto però l’autopsia condotta sul cadavere rivela che si è trattato d’un omicidio. Il capitano O’Malley dell’FBI, un uomo sempre in giacca e cravatta anche con 45 gradi all’ombra, conduce l’indagine: sulla sua fronte non una goccia di sudore mentre cerca di ricostruire gli eventi che hanno condotto alla morte dell’arabo. L’uomo non era schedato, per cui nessuno sa chi esso sia. Lavorava però nel cantiere di Ground Zero e qualcuno l’ha fatto fuori. Perché?
Pete, ex poliziotto ed ex eroe ferito durante i soccorsi dopo il crollo delle Torri Gemelle, prima che l’uomo venisse ammazzato, aveva avuto con lui una discussione molto accesa, anche se l’arabo non capiva una sola parola d’inglese; una rabbia belluina invade Pete che presto si scaglia addosso all’arabo-musulmano. Avrebbe potuto ucciderlo. Pete frequenta il bar di Candice, una giovane donna che ha perso il fidanzato nel crollo delle due torri; la barista conosce Pete ed ha assistito al pestaggio dell’arabo finito poi morto ammazzato non si sa da chi; interrogata da O’Malley, pur scoppiando in pianto, non crede che Pete sia uomo capace di uccidere.
E poi c’è Simon, scrittore francese, invitato a New York per tenere dei corsi di scrittura; anche lui cerca di comprendere la tragedia degli USA ascoltando le voci di coloro che hanno perso i loro cari.
L’America che Thomas B. Reverd ci porta a conoscere è di una umanità ferita nel profondo che non ha dimenticato né perdonato. I personaggi di B. Reverd sono persone normali che, day after day, affrontano l’esistenza sfogandosi facendo jogging o perdendo le staffe (come l’ex poliziotto Pete). L’ombra vuota di Thomas B. Reverd è un noir in bilico fra la poetica di Woody Guthrie e il poliziesco nero anarchico e disperato di Léo Malet. La paura che si respira a New York è ancora pesante di cenere e polvere di cemento; i polmoni faticano a respirare, gli occhi sono ancora accecati dalla sferza diabolica della cenere dell’11 settembre; e il rancore e il sospetto verso gli arabi sono sempre vivi, anche se il desiderio non poco forte è quello di liberarsi dalla paura per tornare a vivere la quotidianità. Un romanzo privo di retorica, dove a parlare sono quattro voci che portano al lettore almeno quattro punti di vista, quello di Pete, quello di Candice e Simon, e non da ultimo quello dell’imperturbabile O’Malley.
Titolo: L’ ombra vuota
Autore: Thomas B. Reverdy
Traduttore: Amaducci G.
Editore: Sironi
Prezzo: € 17.00
Collana: Questo e altri mondi
Data di Pubblicazione: Settembre 2011
ISBN: 8851801606
ISBN-13: 9788851801601
Pagine: 190
Reparto: Gialli