Recensione film “The Big Sick – Il matrimonio si può evitare, l’amore no” per la regia di Michael Showalter
Amore e malattia Ma si ride tanto
Fenomeno dell’estate Usa, ricorda passaparola tipo “1 Mariachi”, 7.000 dollari di budget, incasso di 2 milioni, ma che cos’ha di speciale? Un amore impossibile per il quale parteggiamo fino in fondo, nonostante i due o tre finali di troppo, corrispondenti alla storia vera dell’attore protagonista, il pakistano Kumail Nanjiani, sceneggiatore che timbra col nome il personaggio. A Chicago, deve (per tradizione) fare un matrimonio combinato: comico praticante e taxista Uber, Kumail s’innamora di Emily. Ma l’aspirante one-man-show, che non
è un eroe (altra dote ok), non riesce a opporsi alle regole di casa, anche perché non si scherza: c’è l’interdizione. Per una malattia Emily va in coma. Strappalacrime? Macché. Sterzata: ci spostiamo nell’umoristico confronto/scontro con padre e madre di Emily, jam session di società & famiglia su “i genitori non ce li scegliamo noi, e neanche i figli”. Battute su immigrazione e Isis, cast soft brillante. Finalmente non una romantic comedy ossessionata dal ritmo. Produce il Judd Apatow di “Molto incinta” o “40 anni vergine”. Questo però è meglio.
Silvio Danese
Titolo originale: The Big Sick
Nazione: U.S.A.
Anno: 2017
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 119′
Regia: Michael Showalter
Sito ufficiale: www.thebigsickmovie.com
Cast: Kumail Nanjiani, Zoe Kazan, Ray Romano, Holly Hunter, Anupam Kher, Zenobia Shroff, Adeel Akhtar, Bo Burnham, Aidy Bryant