Stieg Larsson – Uomini che odiano le donne


A cura di Anifares

Uomini che odiano le donne” è un thriller svedese ed è il primo capitolo della trilogia Millenium scritta da Stieg Larsson morto a soli 50 anni.  Il giornalista Mikael Blomkvist viene incaricato dall’industriale Henrik Ranger di trovare la verità sulla scomparsa della sua nipote prediletta Harriet. Nella ricerca il giornalista verrà aiutato dall’inquieta Lisbeth Salander. La famiglia Vanger sarà messa a nudo dalle ricerche di Blomkvist che scoprirà verità spaventose sulla famiglia e su Harriet. Ma se dovessimo definire questo libro solo un  “thriller” ben fatto sarebbe ingiusto, nasconde qualcosa di più. A metà del libro si inizia ad intuire il libro su quale messaggio si basa, ogni personaggio, ogni parola e movimento dei personaggi si basano su un messaggio particolare e quando lo si scopre il thriller si trasforma e come dire che il messaggio trova l’incarnazione nel thriller. Un messaggio che parte da lontano ma che arriva sfortunatamente fino ai nostri tempi, e da lontano parte anche il nazismo svedese (elemento storico che ritorna spesso nella letteratura svedese ma forse non ancora affrontato) dove viene raccontato nel libro attraverso i suoi personaggi. In tutti i buoni trhiller c’è la paura, il serial killer, l’orrore ma qui c’è qualcosa di più, c’è un po’ di Svezia (ma non come la conosciamo noi), e verità sui nostri tempi. Un bellissimo romanzo consigliabile non solo a chi preferisce il thriller.

Titolo: Uomini che odiano le donne
Autore: Stieg Larsson
Traduttore: Giorgetti Cima C.
Editore: Marsilio
Prezzo: € 21.50
Collana: Farfalle
Data di Pubblicazione: Novembre 2007
ISBN: 8831793322
ISBN-13: 9788831793322
Pagine: 676
Reparto: Gialli

Stieg Larsson (1954-2004) era un giornalista esperto a livello mondiale di movimenti di estrema destra, collaboratore di diverse testate e dell’agenzia di stampa TT, corrispondente dall’Inghilterra, consulente del ministero di Giustizia, inviato per l’OSCE, ha lavorato anche come consulente di Scotland Yard. Nel 1995, dopo l’omicidio di cinque ragazzi a Stoccolma per mano di estremisti di destra, fondò la rivista EXPO, con intenti antirazzisti. Era sempre impegnato in prima linea contro razzismo, antisemitismo, fascismo, movimenti nazionalisti, discriminazioni, abusi sulle donne e si identificava totalmente con il proprio lavoro. Bersaglio di gruppi neonazisti, visse per anni protetto dalla polizia, costretto a tenere segreta la propria abitazione e a modificare quotidianamente i suoi tragitti. Morto improvvisamente per un attacco cardiaco, nel novembre 2004, poco prima dell’uscita in libreria del primo episodio della trilogia che aveva appena concluso.

Anifares

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