Solitudine di Marco Agazzi
tratta da: Petali e Nuvole
“Davanti a me un popolo
di panchine assenti
e oggetti nel vento
fuggono lentamente
sotto il mio sguardo
che fruga il selciato
e la terra calpestata
E chi mi saluta
non è che una foglia
staccata dal ramo
si posa laggiù:
rifugio finito
Ed io sono ancora
una parte di vento
che s’agita e muore
e ancora ritorna a morire
che vorrebbe soltanto
un che di risorto
per poterlo abbracciare.”