Avevo cercato di negarlo per molto tempo. Un semplice peccatore ha delle speranze. Un Israelita, anche se ha peccato, resta comunque un israelita, così dice il Talmud. Ma un eretico è perso per sempre. Quanti vanno via non fanno ritorno. Il rotolo del Torah deve essere bruciato, lui non deve essere più annoverato in un gruppo di preghiera, il suo cibo non va considerato kosher, non gli va reso ciò che ha perso, non può testimoniare in tribunale. Vaga solo per sempre come un emarginato, non appartiene più alla sua gente né a nessun altro popolo.
Indietro non si torna è un memoir che induce alla riflessione.
Non è un libro facile, quello di Shulem Deen, perché uscire da certi meccanismi di pensiero, spesso inculcati nella mente sin dalla tenera età, non è cosa facile, ma soprattutto la conquista della propria libertà è un traguardo difficile che sempre va a braccetto con scelte dolorose.
L’autore, con visione lucida, ci narra parte della sua vita, quella parte che lo porta all’indipendenza non solo di pensiero, ma anche di vita… scelte non facile e sicuramente molto dolorose poiché non sono condivise dalla propria famiglia.
Personalmente ho molta paura della “manipolazione mentale” perché credo che di questo si tratti quando si parla di “sette” chiuse con regole rigide, dove non si permetter di pensare con la propria mente.
Il libro Shulem Deen, “Indietro non si torna” mi ha fatto entrare in un mondo che non conoscevo, o perlomeno che non immaginavo così estremo e sinceramente ne sono rimasta letteralmente scioccata.
“Ricordo una delle prime volte in cui mi posi delle domande che non potevo rivolgere a nessuno. Non riguardavano la fede ma questioni banali, a proposito della ragazza propostami in matrimonio. Quello che volevo chiedere era innanzitutto: E’ carina? Intelligente? Gradevole? E se non lo è, posso dire di no? Le domande che avrei fatto alla fine – Dio esiste? La nostra fede contiene veramente le verità essenziali dell’universo? La mia fede è più vera di quella altrui? – sembravano, almeno in apparenza, avere conseguenze più importanti. Ma a dieciott’anni, le domande che mi ponevo erano piuttosto irrilevanti. E mi sembravano così insignificanti che mi vergognavo a dar loro voce.”
Shulem membro degli Skver, una delle sette chassidiche più radicali degli Stati Uniti, ritenuta estrema dagli stessi estremisti, vive seguendo regole molto rigide in tutti gli ambiti, un mondo chiuso dove è vietato “pensare”, chi contraddice i precetti imposti è punibile fino all’espulsione dalla comunità.
Shulem è rispettoso delle regole, ma ha un unico difetto è curioso e si pone troppe domande. Sospettato di essere apikoros, un eretico, è bandito dal villaggio. Non potrà essergli dato lavoro, sarà escluso da tutte le sinagoghe della comunità, nessuno potrà dare a lui e alla famiglia ospitalità e ai figli sarà impedito di frequentare le loro scuole.
La battaglia di Shulem Deen per non perdere la propria libertà e soprattutto i suoi figli è un grande esempio per tutti quelli che vogliono uscire da qualsiasi “costrizione” per ritrovare la dignità di uomini pensanti!
Un libro, Indietro non si torna di Shulem Deen, che scuote l’anima, un libro che sembra science fiction, ma, purtroppo è realtà e spesso troppo crudele da vivere.
Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro
Titolo: Indietro non si torna
Autore: Shulem Deen
Prezzo copertina: € 18.00
Editore: ED-Enrico Damiani Editore
Collana: Gulliver
Traduttore: Guidetti L.
Data di Pubblicazione: febbraio 2019
EAN: 9788899438357
ISBN: 8899438358
Pagine: 350