Recensione film “Senza lasciare traccia” per la regia di Debra Granik
L’ISOLAMENTO E UNA SCELTA
E’ così esclusivo e duro l’isolamento nei boschi perseguito da un veterano di guerra e dalla figlia adolescente mentre il mondo va avanti senza di loro, che alla fine vai a controllare sul web i siti americani dei reduci per capire e sapere di più. Autrice a cui viene bene già dal primo film innalzare un ambiente e inospitale a personaggio alla pari dei protagonisti, la Granik ricombina il conflitto di separazione padre/figlia del premiato Un gelido inverno (2010) in questo conflitto di relazione univoca: nella condizione di ambigua dipendenza l’uno dall’altra nella sopravvivenza silvestre, quale possibilità di scelta ha la giovane Tom? L’incontro con una comunità di reduci pone la questione. Un po’ ripetitivo, radicale, forse troppo ansimante, il congegno di rifiuto, ma non si stacca.
Silvio Danese
Titolo originale: Leave No Trace
Nazione: U.S.A.
Anno: 2018
Genere: Drammatico
Durata: 108′
Regia: Debra Granik
Cast: Ben Foster, Thomasin McKenzie, Jeffery Rifflard, Derek John Drescher, Michael Draper, Peter Simpson, Dana Millican, Jeff Kober, Dale Dickey, Isaiah Stone, Lane Stiemsma, Kyle Stoltz