Seme di strega
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Ma anche questa risorsa dopo un po’ si esaurì. Cominciò a passare una riprovevole quantità di tempo seduto all’ombra, su una sdraio di tela rigata che aveva trovato a un mercato delle pulci, a guardare nel vuoto. Quando lo faceva abbastanza a lungo cominciava a vedere cose che in senso stretto non c’erano, ma questo non lo allarmava. Forme tra le nuvole, facce tra le foglie. Lo facevano sentire meno solo.
Il silenzio cominciò a pesargli. Non era proprio silenzio. Cinguettio di uccelli, frinire di grilli, vento negli alberi. Il contrappunto del ronzio delle mosche nel suo gabinetto all’esterno. Melodioso. Calmante. A volte, per sottrarsi a quella semimusica incessante, saliva a bordo della sua auto sempre meno affidabile e andava a Wilmot a comprare qualcosa alla ferramenta, giusto per sentire il suono di una voce umana qualsiasi. Dopo un paio d’anni aveva una collezione di Attak e una notevole quantità di viti, ganci e chiodini per quadri. Iniziava a perdere colpi? Lo consideravano un innocuo matto di paese? Gli parlavano alle spalle? Qualcuno si accorgeva di lui? E in ogni caso: quanto gliene importava?
E in caso contrario: di cosa gli importava? Che cosa desiderava con la stessa passione con cui un tempo aveva desiderato scuotere il mondo del teatro? Qual era il suo obiettivo ora? Per cosa viveva? Il suo lavoro era scomparso, così come l’amore della sua vita. Entrambi i suoi amori. Era a rischio di stagnazione. Di perdere tutte le energie. Di soccombere all’inerzia. Almeno si teneva alla larga dal negozio di alcolici e dai bar.
Poteva diventare uno di quegli uomini di mezza età avanzata privi di obiettivi – ormai affrancati dalle trappole del romanticismo, liberi da ogni forma di ambizione – che vagano spersi sulla terra. Poteva fare qualche viaggio da solo: se lo poteva permettere, più o meno. Ma non sarebbero stati molti, quei viaggi, né interessanti per lui, perché tanto, dov’è che sarebbe andato? Poteva trovarsi una donna sola, avere un’avventura, e rendere infelici entrambi. Mettere in piedi una famiglia nuova era fuori discussione, perché nessuno poteva prendere il posto dei perduti, degli scomparsi. Poteva iscriversi a un circolo di bridge, a un circolo fotografico, a un corso di acquerello. Ma lui odiava il bridge, non aveva più voglia di fare foto, e non avrebbe saputo dipingere nemmeno per idea.
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Titolo: Seme di strega
Autore: Margaret Atwood
Prezzo copertina: € 20.00
Editore: Rizzoli
Collana: Scala stranieri
Traduttore: Pignatti L.
Data di Pubblicazione: ottobre 2017
EAN: 9788817095723
ISBN: 8817095729
Pagine: 318