Prima visione: Robin Hood – L’origine della leggenda


Recensione film “Robin Hood – L’origine della leggenda” per la regia di Otto Bathurst

PIÙ X-MEN CHE NOTTINGHAM
Ogni epoca ha il suo Robin Hood. Al nostro tempo di conflitti di inclusione, arabofobia e neo femminismo Hood (Egerton puerile) si allea col moro buono, scaglia frecce e le schiva come gli X-Men, fa cucù con la maschera come Zorro, cavalca sui tetti come 007 in moto e rispetta Marian fedifraga (nel XIII secolo). Marian? La figlia guanciuta di Bono (Eve) veste shabbv chic e cerca selfie dalla cinepresa. A Nottingham ci si sporca col carbone per fare set di sfruttati. I cardinali fanno feste dirette da Sorrentino. I duelli vanno in flash ralenti come Jackie Chan fuori tempo massimo. Però, dopo Rodolfo Valentino, Errol Flynn, Fairbanks, Sean Connery, l’arciere di Sherwood non meritava almeno un po’ di fotogenica “autoritas”? Noia mortale.

Silvio Danese

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Titolo originale: Robin Hood
Nazione: U.S.A.
Anno: 2018
Genere: Avventura
Durata: 116′
Regia: Otto Bathurst
Cast: Taron Egerton, Jamie Foxx, Jamie Dornan, Eve Hewson, Ben Mendelson, Tim Minchin, Paul Anderson, F. Murray Abraham

 

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