Prima visione: Ritorno in Borgogna


Recensione film “Ritorno in Borgogna” per la regia di Cédric Klapisch

LA SENSUALITÀ DEL VINO
È vero che a un certo punto, tra vigneti, vendemmie, affari e lutti di famiglia, qualcuno dice la fatidica battuta: «L’amore è come il vino, serve tempo, deve fermentare». Però è una piccola caduta in un buon taglio di cinema sul “far vino” come avventura e cultura, sapienza e sacrificio, lontano dagli standard per esempio di Ridley & Co. in Provenza (“Un’ottima annata”), dove Scott faceva rima con spot. Dopo la morte del padre due fratelli e una sorella affrontano il destino dell’azienda nella complessità per una volta ben sviluppata: dalle diverse ambizioni personali ai passaggi di lavorazione, dalle scelte di gusto (quale qualità, quale sensualità) alla difesa della proprietà come progetto, mentre paesaggio e contado sono raccontati senza fronzoli. Dal regista di “L’appartamento spagnolo”. Cast ok.

Silvio Danese

Titolo originale: Ce qui nous lie
Nazione: Francia
Anno: 2017
Genere: Commedia
Durata: 113′
Regia: Cédric Klapisch
Cast: Pio Marmaï, Ana Girardot, François Civil, Pio Marmaï, Ana Girardot, Fran?ois Civil, Maria Valverde, Maria Valverde, Yamée Couture, Karidja Touré, Florence Pernel, Jean-Marie Winling, Eric Caravaca

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