Quel rompi balle del principe azzurro 4


raccontidi Frank Cappelletti

Altro giro, altra corsa.
E si che qui non cambia proprio nulla, ore 7: turno di mattino; ore 14: turno del pomeriggio; ore 21: turno notturno.
Fammi dare un’occhiata per vedere chi c’è.
Bene stamattina ci sono Maria, Sandra e quello nuovo.
Maria mi piace tanto, è l’unica che mi parla, l’unica che mi fa sentire meno paziente.
L’ospedale ora è meno deprimente, il personale è addestrato e le infermiere quasi tutte carine.
Le consegne sono state più brevi del solito, ora prenderanno un caffettino per darsi la carica e poi partiranno con quello sferragliante carrello delle medicazioni a fare il “giro”.
Ci lavano e ci medicano. Sì, perché viste le condizioni in cui versiamo, io soprattutto, abbiamo una difficoltà a farlo da soli.
Inizialmente è abbastanza imbarazzante, ma col passar del tempo ci si fa l’abitudine.
Io sono un veterano del reparto, è già un po’ che soggiorno qui. Non so quando me ne andrò. Spero presto, comincio a stancarmi.
Al mio fianco c’è un altro tizio, si lamenta, poveraccio deve essere un vecchio, forse ha l’Alzheimer, borbotta qualcosa poi si addormenta.
Sono entrati nella stanza, si occupano prima del vecchio, lo svegliano e lo lavano.
Alle volte mi viene da pensare alla dignità, al pudore e a tutte quelle cazzate che ci sono inculcate.
Qui ti ritrovi spesso, nudo, sporco di piscio e merda e questi ragazzi che con una naturalezza disarmante, arrivano belli come il sole, ti puliscono senza storcere il naso. Che mestieraccio il loro. Poveracci!
Ahh…era ora! Tocca a me.
“Ciao n 7!”
“Ma quanto sei simpatica Sandra, nemmeno mi chiami per nome, usi il numero del letto!”
“Dunque vediamo un po’, ecco, il catetere, è pervio, non hai perso le urine. Frank giralo un attimo che controlla la ferita sul sacro”.
“Frank fai piano che la volta scorsa mi hai fatto sbattere la testa sulla spondina.”
“Bene la ferita è in via di guarigione!”
“Davvero? Meno male!”
“Arrivederci n 7!”
“Ciao brutti!”
Spesso nemmeno ascoltano ciò che gli dico, tanto sono indaffarati.
Ora non mi resta che aspettare il pranzo, lo dico così tanto per dire, visto che ho la “peg”, un tubicino che mi entra direttamente nello stomaco, collegato a una pompa con sacca di nutrizione, con cui mi alimento. L’incidente che ho avuto, ha lasciato qualche piccolo guaio, ma niente di così grave.
Il tempo di due chiacchiere, una sbirciata qui e là e sono arrivate le14.
Cambio turno.
Ullalà! C’è la piccola Jessica, finalmente saprò se è uscita col dottore che sta nell’altro reparto.
È molto carina, una bella voce e poi un buon profumo. Lui deve essere un po’ stupido se non accetta le sue avances, ma se non ho capito male, è sposato. Ahhh! Queste giovani donne, s’invaghiscono sempre di chi non le vuole.
Quest’altra infermiera invece è la puzzona, ha delle ascelle veramente allucinanti, non c’è deodorante che tolga il fetore e poi chiacchiera in continuazione, dà poca confidenza ai pazienti e spiattella gli affari di tutti, neanche fosse un giornale di gossip.
Il pomeriggio è meno movimentato della mattina, il personale sciabatta senza sosta, si sciabatta, infermieri e operatori sanitari camminano lungo il reparto facendo sbattere gli zoccoletti di gomma che calzano, alla fine è snervante, ma questa non è la peggiore delle cose.
L’anziano alla mia destra si è cacato addosso. La puzza è nauseante. Ma neanche questo è il peggio.
La cosa veramente peggiore è che io sono in coma, coma vigile per la precisione, ovvero apro gli occhi, vedo tutto, sento tutto, capisco tutto ma non posso rispondere, non posso muovermi, non posso fare un cazzo. Questa è la cosa peggiore.
Per fortuna passo gran parte del tempo dall’altra parte, si avete capito bene, dall’altra parte, nel mondo delle favole. Appena mi addormento…SBAM!

Qui sono normale, ho una vita diciamo, normale. Cammino, sputo, corro, mi vesto da solo, mi ubriaco, insomma faccio tutto.
Lavoro come meccanico, riparo le Ferrari, la sera quando esco, vado nei bar a fare a botte, così! per fare un po’ di esercizio.
Ah dimenticavo, sono sposato.
Con Biancaneve.
Ho avuto una love story con Crudelia Demon, ma poi lei mi ha lasciato per flirtare con Napo orso capo e io mi sono fatto consolare dalla Bella addormentata nel bosco.
Du palle!!!
La letargia è una rottura, mai possibile fare un discorso, mai poter mangiare una pizza o peggio guardare un film.
Alla fine ci abbiamo dato un taglio, ora si frequenta col Gatto con gli stivali.
Sinceramente pensavo che fosse rikkione, ma mi sbagliavo.
Poi un giorno ho incontrato lei, Biancaneve.
Che stupenda creatura, così leggiadra con questo fiocchetto tra i capelli, cosi dolce nel sussurrarti parole d’amore, cosi troia nella sua ninfomania!
Biancaneve è una gran maiala.
La strega cattiva, che oggi gestisce il bordello al castello, le diede all’epoca una mela drogata e lei andò fuori di testa o meglio fuori di sesso.
Per me è il massimo, anzi di più, con lei non devo avere freni inibitori, posso avere l’amante, anche più di una e una volta la settimana, ci concediamo un giretto al club scambista di Trilly.
Senza troppi problemi ci infiliamo in stanze buie, dove facciamo sesso con i partner di altre persone: Cat woman cedutami da Bat man o Lois Lane da Superman, insomma tutte belle donne.
Certo mi è capitato anche la nonna di Cappuccetto rosso, ma l’ho passata ai sette nani che l’hanno fatta ringiovanire di trent’anni.
Ahhh i 7 nani, gli ex coinquilini di Bianca, un gruppo di maniaci squilibrati che mi aiutano a tenere lontano da casa mia il Principe Azzurro.
Dimenticavo di parlare di questo cornuto contento.
Dopo aver aiutato Bianca a venir fuori dal tunnel della droga, come ho gia detto, era tossico dipendente si faceva le mele, il rikkione ha sperperato tutto il capitale della donna guadagnato facendo la prostituta al castello.
Dopo cinque anni di bella vita, sono tornati a vivere nella casa nel bosco, poveri in canna, ma la cosa che mal tollerava il cretino in tutina azzurra erano le voglie della donna.
La gelosia lo divorava e per un certo periodo era riuscito a tener lontano gli spasimanti. Poi sono arrivato io e la zoccoletta mi ha donato anche il suo cuore oltre che il resto.
Ora non passa giorno che non me lo trovo tra le balle.
Mi sfida a duello, a chi lo ha più lungo, una volta mi ha pugnalato vicino all’osso sacro, un male boia.
Non vuole capire che ormai Bianca è mia e che non ha nessun tesoro nascosto.
SBAM.

Sono di nuovo in ospedale, maledizione, mi ero addormentato e non so per quale motivo, il mio catetere vescicale si è ostruito, ora sono tutto bagnato e l’infermiera sta cercando di renderlo pervio. Sento il getto della fisiologica che entra nella mia vescica, che fastidio.
Fretta, maledetta fretta.
Fretta di arrivare in ufficio, lo stop che non ho rispettato e poi lo schianto.
Il cuore che si ferma e il sangue che non arriva al cervello.
Il coma e l’impossibilità di ripresa.
Sono tre anni o almeno credo, che mi trovo in questo stato, maledetta fretta.
La marea della vita ha smesso di farmi navigare, ho cominciato a diventare quello che il personale sanitario chiama”il povero Carletto” i più cinici “il vegetale”, ma in fondo hanno ragione.
Le braccia si sono rattrappite e i miei piedi sono iper estesi e piegati, non controllo più nulla, sono come un neonato ma senza futuro.
Ultimo turno della giornata.
Tutto questo pensare mi ha fatto arrivare alle ore 21, sono arrivati quelli della notte.
Mi stanno mettendo dei cuscini sotto la testa, era ora cazzo, ho il collo anchilosato e mi fa male.
La notte, da questa parte, dalla parte di voi vivi è orrenda.
Chiuso nella mia prigione di ossa e carne, niente mi svaga, sento solo il dolore, quello fisico, mi fa male la schiena da non so quanto tempo e poi ho mal di denti, ma non posso dirlo a nessuno, non ci riesco, non posso parlare né muovermi.
E poi ho il dolore dell’anima, quello peggiore, quello che mi tortura da più tempo. Ogni giorno sento l’odore di mia moglie, mi viene sempre a trovare, odo la sua voce, ma non posso fare altro che aprire e chiudere gli occhi a cazzo di cane, mentre vorrei abbracciarla e baciarla e dirle che lei è molto meglio di Biancaneve.
Ma non posso!
Qualcuno ha detto che Dio ha un disegno anche per me, che tutto questo mio soffrire in questo letto ha un suo perché.
Beh, vista da qui, dio è un idiota completo con un senso dello humor malsano, visto che uno dei suoi disegni sta marcendo pieno di piaghe in un letto, non voglio parlar male di chi non conosco, ciò che mi infastidisce di più è che c’è chi spera nel miracolo. Io mi auguro una fine immediata, questo sarebbe un miracolo.
SBAM!

Era ora, cazzo, eccomi qui di nuovo!
Sono al bar di “Spugna il pirata” e aspetto i 7 nani per una bevuta.
Oggi è il mio compleanno e voglio festeggiarlo alla grande.
Voglio prendermi una sbornia clamorosa e poi se per caso passa di qua quel deficiente del principe azzurro, gli spacco la testa. Continua a fare appostamenti vicino a casa mia, capisco le corna, capisco che cerchi questo cazzo di tesoro, ma deve cambiare vita, dare una svolta, trovare una zoccola, farsi bonzo, ma smettere di rompere l’anima a me e a Biancaneve.
Poi questa fissa del tesoro, ma ti pare che la gentil porcella che ho sposato mi terrebbe nascosto un così bel dono?
Oddio quel vecchio barracuda di capitan Uncino se l’è spassata alla grande con lei quando faceva “il mestiere”, ma non credo che abbia spifferato il luogo dove è nascosto l’oro.
Finalmente arrivano i miei degni compari, vedo Luppolo, Chiappolo e Frustalo, che, appena entrati, si fiondano al bancone e ordinano i soliti ettolitri di birra.
Seguono a ruota Mestolo, Minchiolo e Sbrodolo. Dulcis in fundo il più grande, si fa per dire, di tutti loro, il capo clan Segolo.
Cominciamo a bere…
SBAM.

Maledizione, mi ero appena addormentato che questi cavolo di infermieri mi girano dall’altra parte.
Tentano di non farmi piagare mettendomi una volta a destra e dopo un po’ a sinistra. Certe volte mi sento come una bistecca sul barbecue.
Cosa darei per dir loro di lasciarmi stare, almeno di notte, poter dormire quattro o cinque ore senza che un rompi coglioni venga a svegliarmi per spostarmi. E per dirla tutta accendono la luce e mi parlano a voce alta. Che gran rottura. Che vita di merda.
Mi sento un manichino.
Stasera poi ho male a questo braccio, così, tanto per non farmi mancare niente.
Cazzo mi fa proprio male e ora sto anche sudando come un maiale.
Porc … che fitta tremenda in pieno petto, vuoi vedere che…
SBAM.

“Finalmente è arrivato il momento di festeggiare il nostro Carletto!”
Chi parla è Biancaneve che ha organizzato una festa a sorpresa a casa nostra e ci sono proprio tutti.
La Regina cattiva che sul tavolo si esibisce in un’indiavolata lap dance, la Principessa sul pisello e Cappuccetto Rosso dopo aver fatto outing ora stanno limonando seminude vicino alla veranda, Capitan Uncino e la Sirenetta immersi in una tinozza di birra stanno scopando alla grande, Alice del paese delle meraviglie ha sempre avuto una passione smodata per i ciccioni e ora si sta facendo i tre porcellini, la Fata Turchina, Pocahontas e la Piccola Fiammiferaia si stanno contendendo Pinocchio che da queste parti è un po’ come Rocco Siffredi da voi, capisci a me.
La Bella e la Bestia, coppia ormai consolidata sono a disposizione per chi vuole provare qualcosa di diverso, lei noto transessuale e lui un negro di 2 metri.
Musica a palla tecno a rotta di collo, alcolici a go go, mele drogate a cassette, una festa ai confini dell’universo mi giro per cercare Biancaneve, è ora che mi dia il regalo.
Non riesco a trovarla, chissà dov’è finita quella puttanella.
Dio quanto la amo.
Mi muovo tra un bordello di persone, salgo in camera, casomai si fosse appartata con qualcuno.
Niente, sparita.
Chiedo qua e là ma nessuno l’ha vista.
Lo credo bene, sono tutti intenti a guardare la Regina cattiva e il suo spettacolino. Anche se di una certa età, fa la sua porca figura vestita di latex.
È fantastica.
Esco in veranda, la serata è veramente stupenda, mi sento a tremila, oggi compio 47 anni, anche se qui l’età non ha senso.
Rido.
Ora sono libero non tornerò mai più nel mondo umano, ora ricomincio a vivere.
Mentre mi godo i miei pensieri gioiosi, lo sguardo mi cade su un foglio di carta appiccicato alla porta.
Riconosco subito la calligrafia del cretino in calzamaglia e pennacchio.
Il bastardo ha rapito Biancaneve.
Dice che se non confessa o non gli consegno la mappa del tesoro la torturerà.
E capirai !!! Biancaneve è una fanatica del bondage!
Comunque avverto i 7 nani e i pirati di Uncino. Verranno con me, hai visto mai che quello ha assoldato qualche esercito per tenermi lontano.
In un attimo siamo alla residenza del maledetto, un maniero di tutto rispetto eredità di Dracula, il suo povero babbo una così cara persona.
Riusciamo a eludere la vigilanza, anche se sti cazzo di nani fanno un casino della madonna, fortuna che i pirati sono gente di un certo spessore, abituata ad arrembaggi e saccheggi e sanno come muoversi.
Si sentono delle urla strazianti, il mio cuore si stringe per il dispiacere, poi Mestolo, uno dei nani, mi fa notare che sono gridolini di piacere.
Peggio. Biancaneve sta godendo, qualunque cosa le chiedesse il porco, lei acconsentirebbe.
È ora di agire e in fretta. Entriamo nella sala delle torture e subito siamo aggrediti dall’esercito del pazzo.
Tartarughe ninja, lanzichenecchi, i 3 moschettieri e le waffen ss ci aggrediscono cercando di tenerci lontani dal palco dove la mia dolce metà sta patendo pene infernali.
Oddio, secondo me sta godendo la zoccoletta, comunque mi butto nella mischia.
Nel mondo reale ero una pippa in tutto, mi stancavo pure a stappare una bottiglia, qui invece sono l’erede di Bruce Lee.
Il mio Kung fu è da panico, ogni pugno un k.o.
I pirati e i nani sono delle furie, la loro è una lotta senza quartiere, anche se nel parapiglia vedo che Chiappolo guarda con fare voglioso uno dei tre moschettieri, Porcos, notissimo omosessuale dichiarato. Mah…ognuno si diverte come può.
Mi avvicino a Biancaneve ma sono respinto da un colpo tremendo.
Il deficiente in tutina ha bevuto la pozione di Asterix e sta mietendo vittime tra le mie fila.
Porca troia, Biancaneve sta cedendo, cerco di attaccare di nuovo ma il Principe è veramente imbattibile.
Uno dei pirati si defila, cazzo, un ammutinato, ma cosa potevo aspettarmi da Gaetano il pirata che parla napoletano? Mannaggia a lui.
Cerco di raggiungere uno dei nani e vedo che Gaetano sta telefonando.
È il colmo, quello è talmente pazzo da ordinare “’a pizz con u pucurill’e pummarola”mentre stiamo capitolando.
Un pugno mi fa cascare a terra, il principe e i suoi si sono ricompattati e ci stanno facendo il culo.
Biancaneve urla cosi forte che supera tutte le altre grida.
Ormai siamo ai titoli di coda, porca vacca, Bianca sta godendo. Vedo tutina blu sorridere compiaciuto .
È la fine.
Poi un colpo tremendo sfonda il portone, milioni di schegge di legno ci colpiscono.
Cos’altro avrà inventato quella merda?
Appena il fumo si dirada noto che le tartarughe ninjia cominciano a piangere dalla paura mentre tutte le waffen ss vengono colpite da un unico calcio volante.
Chuck Norris è accorso in nostro aiuto.
Tre minuti di calci e pugni e Chuck ristabilisce l’ordine.
Una volta legati i prigionieri, vado a liberare Biancaneve che mi bacia e mi abbraccia.
“Sei un bastardo amore mio, potevi aspettare ancora un po’, me la stavo godendo alla grande!” mi sussurra.
Non avevo dubbi!
Torniamo tutti felici alla festa, che in nostra assenza si è trasformata in un’orgia senza paragoni.
Bianca non perde tempo e si butta nel mezzo, che monella!!!
Il tempo passa in fretta qui, in un batter d’occhio i giorni e i mesi scivolano via.
Bianca aveva veramente la mappa del tesoro, era il mio regalo di compleanno e di ben venuto in pianta stabile in questo mondo.
Con i dobloni trafugati ci siamo comprati una villa e la vecchia casetta è diventata un bed & break fast gestita dai nani.
Chiappolo si è fidanzato con Porcos il moschettiere. Ho scoperto che Chuck Norris è lo zio di Gaetano, ecco a chi stava telefonando quella sera.
Io e Bianca ora siamo in attesa di un bebè. Si è incinta. Ok, non sappiamo chi è il padre, ma qui non conta, siamo tutti una grande famiglia, queste sottigliezze da umani non hanno valore.
Come avrete capito, un infarto ha posto fine alla mia vita terrena, meno male, soffrivo troppo e facevo soffrire, era una brutta situazione.
Ora mi attende l’eternità di gioia e sesso sfrenato è proprio il caso di dire:
E vissero felici e contenti.
FINE…

E va bene, va bene, il cretino in tutina ora è in clinica a curarsi l’esaurimento nervoso e l’abuso di Viagra.
Spero che tutto questo giovi a qualcosa ma da voci di corridoio (la caposala della clinica è la nonna di Cappuccetto rosso!) l’infame principe sta preparando una battaglia legale per l’affidamento del bambino, dice che lui è il padre.
Staremo a vedere!
Hasta la vista!

Frank Cappelletti

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