Prossimamente: Le vendemmie di Rashi di Sylvie Weil


DA BROOKLYN ALLA FRANCIA MEDIEVALE
Un romanzo che ha come protagonista
il commentatore della Scrittura, Rashì de Troyes

Emanuele Trevi, in copertina:
«Nella prosa di Sylvie Weil convivono armoniosamente molti generi letterari. Chi ha amato quella straordinario «libro di famiglia» che è Casa Weil sa bene quante risorse narrative la scrittrice sappia ricavare dalla memoria, intesa non come una semplice galleria di fatti ma come un dialogo perpetuo con le ombre di chi ci è caro. Non fa eccezione Le vendemmie di Rashì, che è tutto tranne che un romanzo storico come lo si intendeva una volta. La sapienza di Rashì è come una luce che dalla Francia dell’XI secolo si riverbera nella New York del XXI, intrecciando destini e seminando illuminazioni. Questo è il passato per Sylvie Weil, che si tratti della sua famiglia o di una grande stagione del pensiero ebraico: qualcosa che rimane vivo solo nella misura in cui chi lo racconta vive la sua vita».

2Titolo: Le vendemmie di Rashi
Editore: Lantana Editore
Collana: Le stelle
Data di Pubblicazione: Gennaio 2014
Prezzo: € 15.00
ISBN: 8897012957
ISBN-13: 9788897012955
Pagine: 196
Reparto: Narrativa

Sylvie Weil vive oggi a New York. I suoi libri traggono ispirazione dalla storia della sua famiglia, dalla tradizione e dalla cultura ebraiche, combinate alla contemporaneità e a un particolare gusto narrativo, in bilico tra autobiografia e finzione. Appassionata ricercatrice delle tradizioni e della storia medioevale, oltre al romanzo dedicato al celebre Rashì de Troyes, l’autrice ha scritto in questa chiave alcuni libri per ragazzi. In Casa Weil, già
pubblicato con successo da Lantana, rievoca la storia tormentata della sua famiglia d’origine, in particolare attraverso le figure della celebre zia Simone, mistica e filosofa tra le più importanti del secolo XX, e del padre André, genio della matematica al quale è peraltro ispirata la figura del rabbino Rashì.

RABBI SHLOMO YTZHAKI,
denominato Rashi unendo le iniziali del suo nome, studioso della Torà e del Talmud, creò intorno al 1100 una scuola rabbinica illustre, con molti discendenti e discepoli. Sylvie Weil offre un’immaginaria rievocazione di quei tempi, che sono anche quelli oscuri delle persecuzioni e dei massacri contro le comunità ebraiche, in coincidenza con le prime crociate.
Savio e pragmatico, indulgente e rigoroso, l’umanissimo Rabbi Shlomo volle rendere accessibile a tutti la Legge dei Padri, dando prova nei suoi commenti di una straordinaria apertura di spirito, tant’è che rimane tuttora
pertinente la domanda degli studiosi: «Che cosa dice Rashì?» Si dedicò alacremente alla coltura della vite e, contravvenendo agli usi vigenti della sua epoca, assicurò alle sue figlie un’istruzione completa.

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