PiazzaParola – Festival di letteratura
Ottava edizione
MADAME BOVARY – Le donne che leggono sono pericolose
LAC Lugano Arte e Cultura
24-28 ottobre 2018
La letteratura torna protagonista a Lugano, dal 24 al 28 ottobre, con il Festival PiazzaParola, che per la sua ottava edizione va ad occupare una delle piazze più frequentate della città, la Hall del LAC, luogo di ritrovo e di incontro per tutti gli appassionati di cultura.
Il programma si ispira ogni anno a un classico: al centro di PiazzaParola vi sono le figure archetipiche della storia della letteratura assurte a miti fondanti della cultura occidentale. Personaggi che tutti insomma un po’ conosciamo, perché sono entrati a far parte del nostro imaginario collettivo. Dopo Don Chisciotte (2016) e Don Giovanni (2017), fil rouge dell’edizione 2018 del festival sarà Madame Bovary, l’eroina romantica protagonista del capolavoro di Gustave Flaubert. Emma Bovary, grande divoratrice di romanzi, è l’antesignana di tutte le lettrici e prefigura il rapporto – potenzialmente pericoloso – che, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, si viene a creare tra donne tra donne e lettura. Protagoniste a Lugano saranno note romanziere, saggiste, poetesse, editrici – tra cui Dacia Maraini, Isabella Bossi Fedrigotti, Marta Morazzoni, Silvia Vegetti Finzi, Patrizia Valduga, Noëlle Revaz, Leta Semadeni, Eveline Hasler. Il festival, promosso dalla Società Dante Alighieri della Svizzera italiana è da quest’anno una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito del progetto LAC edu.
A partire da quest’anno PiazzaParola si insedia al LAC, cuore pulsante della cultura a Lugano: questa edizione del festival, infatti, è una coproduzione LAC Lugano Arte e Cultura nell’ambito del progetto LAC edu.
Tema centrale, il capolavoro di Flaubert, Madame Bovary: il grande classico della letteratura sarà riletto a più voci e vedrà dialogare tra loro scrittrici, editrici, giornaliste, saggiste, poetesse e storiche. Con loro il pubblico potrà riscoprire l’eroina romantica per eccellenza e avvicinare al contempo la produzione letteraria più recente della Svizzera tedesca, francese e romancia.
Ospiti dell’ottava edizione del festival le scrittrici Dacia Maraini, Isabella Bossi Fedrigotti, Marta Morazzoni, Sandra Petrignani, Alessia Gazzola, Rosa Teruzzi, Eveline Hasler, Noëlle Revaz, Noëmi Lerch, Leta Semadeni, la poetessa Patrizia Valduga; le editrici Emilia Lodigiani e Daniela di Sora, la saggista e giornalista Daria Galateria, la psicologa Silvia Vegetti Finzi e la storica Simone Müller. Donne che leggono, donne che scrivono e donne che pubblicano libri: sono loro al centro di PiazzaParola 2018. Non mancano le voci maschili, e sono quelle dello storico Alberto Mario Banti, dello scrittore, giornalista e critico letterario Paolo di Paolo e dello scrittore e giallista svizzero Andrea Fazioli. A far da corollario agli incontri una serie di eventi – due percorsi espositivi, una rassegna cinematografica e alcuni momenti musicali – che andranno ad arricchire queste cinque intense giornate.
Il tema dell’edizione 2018
Al centro di PiazzaParola, quale filo conduttore, vi è da sempre un’opera o un personaggio nato dalla penna di un grande autore, che intesse un immaginario dialogo con testi di scrittori contemporanei, rappresentanti di spicco della scena letteraria sia svizzera che italiana. La protagonista dell’edizione 2018 è Madame Bovary, lettrice appassionata, resa immortale da Gustave Flaubert nel suo romanzo del 1857.
Perché Madame Bovary? Perché questa figura letteraria che ci pare di conoscere così bene, nel tempo è divenuta un archetipo: l’eroina Emma Bovary è il simbolo della donna romantica, suicida per amore, ma soprattutto perché non riesce a tollerare la prosaicità della vita reale, così diversa dal mondo ideale rappresentato nei romanzi. Come Don Chisciotte, uscito di senno per aver letto troppi romanzi cavallereschi, anche Emma sarà vittima delle sue letture, che la portano a fantasticare un’esistenza lontana dalla meschinità della provincia. Con un libro tra le mani, Emma sfugge al controllo maschile. Come Emma, le donne che leggono “sono pericolose” perché con la lettura alimentano e nutrono i loro sogni: e non c’è nulla di più destabilizzante di una donna che sogna di cambiare la propria vita.
Gli incontri
Mercoledì 24 ottobre il festival apre con una serata speciale interamente dedicata al ruolo della donna nell’Ottocento: Madame Bovary nella letteratura, nella pittura e nella musica. In un secolo in cui il potere maschile trionfa, le donne che, come Emma Bovary, tentano di sfuggire al ruolo sociale e alla prigione domestica in cui sono confinate vanno incontro a pesantissime sanzioni.
Ospiti Alberto Mario Banti, professore di storia contemporanea all’Università di Pisa, Daria Galateria, docente di letteratura francese alla Sapienza di Roma e collaboratrice di RAI, La Repubblica e L’Espresso, e la scrittrice e insegnante milanese Marta Morazzoni, Premio Campiello nel 1988 con L’invenzione della verità e nel 1997 con Il caso Courrier. Conduce la serata Giuseppe Clericetti. Un momento musicale, incentrato sulle note di Saint-Saëns, è affidato al violoncello di Claude Hauri e al pianoforte di Corrado Greco.
A seguire aperitivo offerto da CORSI Società cooperativa per la Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana.
Filo conduttore dei due incontri di giovedì 25 ottobre è Leggere ti cambia la vita. Di lettura, letteratura e archetipi letterari – ma anche di Emma Bovary lettrice ed eroina romantica per eccellenza – ne parlano la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti, giornalista al Corriere della Sera e Premio Campiello con Di buona famiglia, che ha spesso posto il mondo femminile a protagonista dei suoi romanzi e che in quest’occasione dialoga con Moira Bubola, e la psicologa Silvia Vegetti Finzi, autrice di numerosi importanti saggi dedicati alla psiche femminile, nota al grande pubblico per la sua intensa attività di divulgatrice (ha fra l’altro una rubrica su Sky TV) e pluripremiata per i suoi studi di psicoanalisi e bioetica. Silvia Vegetti Finzi dialoga con Simona Sala.
Dalla lettura l’obiettivo si sposta sulla scrittura, venerdì 26 ottobre, con Scrivere ti cambia la vita. Moderatore della serata Paolo di Paolo, curatore dell’epistolario di Indro Montanelli e autore, fra gli altri, di un libro-intervista con Dacia Maraini. E proprio la Maraini è la prima ospite: scrittrice, poetessa, saggista, drammaturga e sceneggiatrice, discuterà dello scrivere e di scrittura al femminile.
La seconda voce di donna della giornata è Sandra Petrignani, poetessa, autrice teatrale e giornalista, che negli ultimi anni ha dedicato alcune pubblicazioni a grandi figure femminili. Durante l’incontro ripercorrerà la vita di una delle maggiori protagoniste della cultura italiana del secondo dopoguerra, Natalia Ginzburg, personaggio principale del suo ultimo libro La corsara. L’incontro si tiene in collaborazione con il Festival Parolario di Como, che a sua volta, nell’edizione del giugno 2018, ha ospitato momenti progettati in partenariato con PiazzaParola.
Sabato 27 ottobre si apre in mattinata con il Focus Schweiz, Suisse, Svizra, sulle letterature svizzere contemporanee, con la trentenne Noëmi Lerch, singolare figura di scrittrice-contadina di lingua tedesca che nel 2016 con il romanzo Die Pürin ha ricevuto il Premio Schiller Terra-Nova. La Lerch dialoga con Natasha Fioretti e il suo intervento è accompagnato dal percussionista Francesco Miccolis. Nel pomeriggio Anna Pianezzola dialoga invece con Noëlle Revaz, autrice vallesana i cui romanzi Rapport aux bêtes, Efina e L’Infini livre hanno fatto incetta di riconoscimenti: Premio Schiller, Prix Lettres Frontière, Prix Marguerite-Audoux, Premi Dentan e Alpha, Premio svizzero di letteratura 2015.
Si continua poi parlando di Fare libri. Una vocazione femminile con due first ladies dell’editoria, Emilia Lodigiani (creatrice di Iperborea) e Daniela di Sora (fondatrice di Voland Edizioni e fine traduttrice dal russo e dal bulgaro). Chiude la giornata il documentario Inge Film (2010), di Luca Scarzella e Simonetta Fiori, omaggio a Inge Feltrinelli, figura di spicco dell’editoria italiana del secondo Novecento scomparsa di recente all’età di 87 anni.
La mattinata di domenica 28 ottobre è dedicata a Scrivere in giallo. A lungo considerato un genere letterario prevalentemente maschile, negli ultimi decenni il romanzo giallo è stato conquistato dalle scrittrici. Determinate e intriganti come i loro personaggi – spesso detective di sesso femminile – le gialliste di successo sono sempre più numerose. Di storie criminali e trame poliziesche (ma non solo) parlano Rosa Teruzzi, creatrice della poliziotta milanese Vittoria e di Libera, fioraia con il pallino dell’investigazione, Alessia Gazzola, medico legale e autrice della fortunata serie che ha come protagonista la dottoranda in medicina legale Alice Allevi, e lo scrittore e giallista svizzero Andrea Fazioli.
Nel pomeriggio, il Focus Schweiz, Suisse, Svizra dedicato alle letterature svizzere ospita le storie delle tante ragazze elvetiche emigrate in Inghilterra negli anni Cinquanta e Sessanta, raccontate da Simone Müller, e la passione di Eveline Hasler, scrittrice e storica, per le biografie di donne straordinarie e spesso dimenticate, protagoniste alcuni dei suoi più celebri romanzi. Le autrici dialogano con Yvonne Pesenti Salazar.
Per concludere, Leta Semadeni, autrice di poesie in lingua romancia che con il suo primo romanzo in prosa Tamangur, ha riscosso grande successo, sia in Svizzera che all’estero. Leta Semadeni dialoga con Natascha Fioretti.
Con La poesia delle donne, realizzato in collaborazione con Parolario, PiazzaParola prende congedo dal suo pubblico: ospite Patrizia Valduga, una delle maggiori poetesse italiane contemporanee, che presenta il suo ultimo libro Carlo Porta. Poesie (Einaudi 2018). Una raccolta delle più belle poesie del grande poeta milanese di cui la Valduga propone una straordinaria versione in lingua, che dei versi dialettali riesce a conservare tutto il colore e l’espressività. Patrizia Valduga dialoga con il dialettologo e direttore della Biblioteca Cantonale Stefano Vassere. Letture di Antonio Ballerio.
Il cinema
Quattro appuntamenti a cura di luganocinema93 si snodano parallelamente al festival letterario, il martedì sera presso il Cinema Iride di Lugano. Il cinema d’autore ha spesso tratto ispirazione dalla letteratura, cimentandosi con i suoi personaggi più emblematici. La rassegna disegna così un percorso attorno al tema dell’edizione 2018 di PiazzaParola: si inizia il 16 ottobre con Ferrante fever di Giacomo Durzi (2017), film in cui si indaga sulla febbre nata attorno alle opere e alla misteriosa identità della scrittrice Elena Ferrante; si prosegue il 23 ottobre con Madame Bovary di Claude Chabrol (1991); il 30 ottobre è in programma La Lectrice di Michel Deville (1988), incentrato sulla passione per i libri tipicamente femminile. La rassegna si chiude il 6 novembre con un omaggio alla grande poetessa americana Emily Dickinson, A quiet passion di Terence Davies (2016).
Due percorsi espositivi
Sono previsti due percorsi espositivi, uno etnografico e l’altro fotografico.
Il primo, nella hall del LAC: IMPRONTE – Scrittura al femminile in Ticino fra Otto e Novecento, a cura degli Archivi riuniti delle Donne Ticino (http://www.archividonneticino.ch/), propone una serie di dieci ritratti di donne ticinesi che si sono cimentate con la scrittura esplorando generi espressivi e comunicativi diversi. Si spazia dalla manualistica alla pubblicistica, dai testi per la radio ai diari, dalle leggende popolari alla narrativa per l’infanzia. La scelta delle autrici da presentare è orientata verso nomi meno conosciuti, con l’obiettivo di dare risalto a personalità con percorsi biografici eterogenei e interessanti: dalla giornalista Iva Cantoreggi alle insegnanti Anita Calgari, Lisa Cleis-Vela, Irene Marcionetti ed Erminia Macerati; da donne di lettere quali Alina Borioli, Anna Gnesa e Giuseppina Morosini Negroni alla pittrice Elena Hoppeler-Bonzanigo, fino ad Anna Fischer-Dückelmann, pioniera della medicina di genere con il suo rivoluzionario manuale dedicato alla salute femminile oltre un secolo fa. Domenica 28 ottobre alle 10 è in programma una visita guidata alla mostra.
Il secondo percorso, nello spazio ex Macello di Lugano, è realizzato dalle allieve e dagli allievi del CSIA ed è ispirato al tema di PiazzaParola “Le donne che leggono sono (ancora) pericolose?”: si tratta di una galleria di ritratti fotografici che vogliono dare una lettura personale e originale a questo argomento. D’altra parte, il tema della lettura femminile ha ispirato gli artisti di tutte le epoche.
PiazzaParola tra passato e futuro
PiazzaParola è una manifestazione fondata dalla Società Dante Alighieri della Svizzera italiana e curata da Yvonne Pesenti Salazar e Natascha Fioretti con il duplice obiettivo di promuovere la lettura attraverso l’incontro con scrittori, poeti e saggisti, e di contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle quattro letterature svizzere. Sin dagli esordi, nel 2011, il festival PiazzaParola è diventato un appuntamento fisso anche per il Locarnese: ogni anno, in collaborazione con il Dipartimento Formazione e Apprendimento della SUPSI, viene realizzato un programma specifico rivolto agli allievi delle scuole della regione. La vocazione del festival supera però i confini nazionali, grazie al partenariato con Parolario, la kermesse dedicata ai libri che si tiene ogni anno a Como.
Dopo aver esplorato le opere di giganti del passato quali Omero, Dante, Boccaccio e Ovidio, PiazzaParola ha avviato dal 2016 un ciclo di riscoperta dei classici, ponendo al centro della manifestazione alcuni personaggi archetipici della letteratura, divenuti miti fondanti della cultura occidentale. Il 2016 è stato l’anno di Don Chisciotte, il 2017 quello del dissoluto Don Giovanni. Dopo Madame Bovary, magnetica e inquieta protagonista femminile dell’edizione 2018, la serie proseguirà nel 2019 con Faust.
Tutti gli eventi sono gratuiti
Per informazioni
www.piazzaparola.ch
info@piazzaparola.ch