A cura di Arturo Casalati
Ho letto su un quotidiano del 28 Novembre 2014 che ogni consigliere regionale della Regione Emilia Romagna guadagna dagli 8.000 ai 10.000 euro al mese.
Vi sembra ragionevole?
Un operaio si spezza la schiena cinque giorni a settimana per poco più di 1.000 euro al mese, e questo è un dato di fatto accertato.
I consiglieri regionali, se sono onesti, praticamente non fanno nulla: parlano, ascoltano, votano, leggono il giornale, vanno al bar, eccetera. Il tutto, naturalmente, nel loro orario di lavoro, ovviamente.
Se invece sono disonesti, e dio solo sa se ce ne sono, oltre a non fare nulla, rubano pure.
Così, se non fanno nulla, ci tocca di pagargli uno stipendio dagli 8.000 ai 10.000 euro mensili. Mentre, se sono disonesti, e quanti ce ne sono lo sa soltanto il cielo, ci tocca di pagargli lo stipendio più quello che rubano.
Ora vi sono diverse domande in attesa di risposta.
Perché, in Emilia Romagna, 37 cittadini su 100 (1) sono andati a votare il 23 Novembre 2014?
Sono andati a votare per caricarci sul groppone, anche a chi non li ha votati, un esercito di consiglieri regionali?
Ne avevamo bisogno? Non potevamo farne a meno? Sono davvero necessari?
Non ci bastava l’enorme esercito dei parlamentari nazionali? I quali tra l’altro guadagnano, come minimo, 20.000 euro al mese?
Per questa volta, ormai, non ci si può più far nulla.
La prossima volta, però, pensateci.
Considerate l’eventualità di lasciarli al loro destino, senza elargire loro un
trattamento principesco sulla loro parola, in cambio di nulla!
Questo Paese potrebbe vivere tranquillamente, e forse anche meglio, senza una schiera di profittatori inutili.
Tra questi ci sono, senza dubbio, i consiglieri regionali.
(1) Non è vero che sono pochi, bastano e avanzano per legittimare,
immeritatamente, quell’esercito di nullafacenti che vivono succhiandoci il
sangue tutti i santi giorni.
Arturo Casalati