Pensieri, idee, opinioni
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FISICA E REALTÀ
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I fondamenti di questa teoria rimanevano, perciò, eternamente immersi nel buio. La vera base era un’equazione alle derivate parziali, la cui riduzione a elementi meccanici restava sempre problematica.
Per la concezione teorica dei fenomeni elettrici e magnetici si introdussero, di nuovo, masse di un tipo speciale, e tra queste masse si ipotizzò l’esistenza di forze che agissero a distanza, simili alle forze gravitazionali di Newton. Questo particolare tipo di materia, tuttavia, appariva privo della proprietà fondamentale dell’inerzia; e le forze che agivano tra queste masse e la materia ponderabile rimanevano oscure. A queste difficoltà andava aggiunto il carattere polare di questi tipi di materia, che non si adattavano allo schema della meccanica classica. La base della teoria divenne ancora meno soddisfacente quando si conobbero i fenomeni elettrodinamici, malgrado il fatto che tali fenomeni offrissero ai fisici la spiegazione dei fenomeni magnetici attraverso i fenomeni elettrodinamici e, in tal modo, rendessero superflua l’ipotesi delle masse magnetiche. Questo progresso, in effetti, costò un accrescimento della complessità delle forze interagenti di cui occorreva ipotizzare l’esistenza tra le masse elettriche in moto.
La via d’uscita da questa insoddisfacente situazione grazie alla teoria dei campi elettrici di Faraday e Maxwell rappresenta probabilmente la più profonda trasformazione che i fondamenti della fisica abbiano sperimentato dal tempo di Newton. Di nuovo, è stato un passo in direzione della speculazione costruttiva ad aumentare la distanza tra il fondamento della teoria e quello che possiamo sperimentare attraverso i nostri cinque sensi. L’esistenza dei campi si manifesta, invero, solo quando vi vengano introdotti corpi elettricamente carichi. Le equazioni differenziali di Maxwell connettono le derivate spaziali e temporali dei campi elettrici e magnetici. Le masse elettriche non sono altro che luoghi di divergenza non eliminabile del campo elettrico. Le onde luminose appaiono come proces¬si del campo elettromagnetico ondulatorio nello spazio.
Certo, Maxwell continuò a sforzarsi di interpretare la propria teoria dei campi a livello meccanico mediante modelli meccanici di etere. Ma questi tentativi si ritirarono gradualmente sullo sfondo allorché si cominciò a seguire la rappresentazione – purgata di ogni aggiunta innecessaria – di Heinrich Hertz, così che, in questa teoria, il campo occupò alla fine la fondamentale posizione che i punti materiali avevano occupato nel¬la meccanica di Newton. Sulle prime, tuttavia, la teoria si ap¬plicò solo ai campi elettromagnetici nello spazio vuoto.
Nel suo stadio iniziale essa restava alquanto insoddisfacente
Titolo: Pensieri, idee, opinioni. Ediz. integrale
Traduttore: Angelini L.
Editore: Newton Compton
Collana: I MiniMammut
Data di Pubblicazione: Luglio 2015
Prezzo: € 4.90
ISBN: 8854181501
ISBN-13: 9788854181502
Pagine: 239
Reparto: Fisica