Recensione film “Parigi a piedi nudi” per la regia di Dominique Abel, Fiona Gordon
TRA IL FUMETTO E L’OPERETTA
Da un paesino artico dove il vento gelido piega le persone come alberi, la stralunata Fiona cerca l’introvabile zia Martha (ultimo film di Emmanuelle Riva) in una Parigi di colori pendant, Eiffel, battelli e incanti notturni. Aiutata, ostacolata, amata dal clochard Dom, Fiona è una Charlot spinta dalle gag metropolitane di Tati negli esercizi di stile di Queneau (“Zazie nel metro”), tra la celebre polketta di Shostakovich e una “Gymnopedie” di Satie. Unica questa fiabesca comica quasi-muta, girata e recitata sui bordi della realtà, appena prima dell’operetta, appena più in là del fumetto, molto musicale (simmetrie, inversioni, incontri, scontri), e ognuno evochi le sue reminiscenze di cultura francese mentre ci si diverte (2 o 3 scene esilaranti). Da due noti teatranti belgi.
Silvio Danese
Titolo originale: Paris pieds nus
Conosciuto anche come: Lost in Paris
Nazione: Francia, Belgio
Anno: 2016
Genere: Commedia
Durata: 84′
Regia: Dominique Abel, Fiona Gordon
Cast: Fiona Gordon, Dominique Abel, Emmanuelle Riva, Pierre Richard, Emmy Boissard Paumelle, Céline Laurentie, Charlotte Dubery, David Palatino