Recensione film “Papillon” per la regia di Michael Noer
SE IL REMAKE È MUSCOLARE
Strano effetto retro e insieme ricalco patinato, il remake del best seller (in libreria come al cinema), quando i film sui prigionieri ai lavori forzati e le grandi fughe per la libertà sapevano di emancipazione giovanile, giustizia e idealismo. Ma adesso? Resta l’avventura, ed è assai interessante come una storia per immagini, in risonanza con le immagini di un tempo, oggi sembri un’altra storia. La resistenza e l’insistenza all’evasione dall’isola della Guyana di Steve McQueen e Dustin Hoffman nel 1973 era affine all’utopia, nonostante fosse un film prolisso e un po’ prevedibile. Oggi la dura energia dei corpi di Hunnam e Malek passa inevitabilmente tra gli epigoni di Rambo, corpi glam del sacrificio individuale, soli contro tutti. Un po’ lungo
Silvio Danese
Titolo originale: Papillon
Nazione: Serbia, Montenegro, Malta
Anno: 2017
Genere: Biografico, Drammatico
Durata: 133′
Regia: Michael Noer
Cast: Rami Malek, Charlie Hunnam, Tommy Flanagan, Eve Hewson, Roland Møller, Michael Socha, Nina Senicar, Christopher Fairbank, Brian Vernel, Ian Beattie