Recensione: Paolo Domenico Montaldo – Messa in scena. Il commissario Incantalupo


È una piovosa serata di ottobre quella che vede il commissario Incantalupo godersi il relax a casa in completa solitudine. La sua fidanzata Marianna Morando è andata a teatro con due amiche, in commissariato tutto tace. Mentre assapora una dolce e succosa mela un trillo del telefono lo desta …un suono squillante che proviene da quel telefono a muro, avuto ” in eredità ” dal precedente proprietario, che egli ha deciso di conservare come oggetto da collezione perfettamente funzionante. E a partire da questo momento la pace è finita. Su richiesta del capo della polizia, che ha ricevuto ordini dall’alto, il questore comunica ad Incantalupo che la sua presenza si rende necessaria presso il Teatro Juvarra di Torino.
Qui sono appena terminate le ultime prove dell’opera Enrico IV del Pirandello con una rivisitazione in chiave moderna voluta dal regista Ignazio Urbano. Senonché uno degli attori giace senza vita sul palcoscenico colpito a morte…
Malumori e nervosismo tra i membri del cast, costituito da attori quanto mai bizzarri, e il regista la cui tracotanza è nota, uniti ad elementi di un passato che emerge poco alla volta sono gli ingredienti di questa indagine che di ” messe in scena ” ne vedrà molte.
Altri elementi impreziosiscono questo originalissimo giallo…Marianna Morando nasconde alcuni segreti (assolutamente inimmaginabili che qui verranno svelati ) mentre Incantalupo percorre un sentiero scivoloso e irto di ostacoli…un appartamento sito nella centralissima via Mensa a Venaria Reale, un caminetto e un castello emiliano sono indizi molto preziosi per la soluzione del caso.
Un giallo ricco di colpi di scena, con l’ambientazione in un teatro dove tra storia e modernità s’intrecciano le vicende dei protagonisti, tratteggiati con maestria dall’autore. Suggestivo lo scenario paesaggistico con percorsi in auto da Venaria a Pino Torinese per poi spingersi nella fresca Val Chisone e scendere in una nota località dell’Emilia Romagna. Intrigo eccellente, dialoghi incalzanti.

Sabrina Agatha Seimandi

Titolo: Messa in scena. Il commissario Incantalupo
Autore: Paolo Domenico Montaldo
Prezzo copertina: € 12.00
Editore: Yowras Editrice
Data di Pubblicazione: marzo 2022
EAN: 9791280088116
ISBN: 1280088117
Pagine: 224

Cinque buoni motivi per leggere Paolo Domenico Montaldo:

– È un self-made man, un uomo che si è fatto da sé, che non ha seguito corsi di scrittura ma che ha sviluppato una grande passione
– È un affabulatore nato, nell’accezione positiva del termine. Narra in maniera affascinante storie della Storia e storie dei personaggi, con un’abilità non comune
– È un lettore (e docente dei corsi) ad Alta Voce, qualità che ha scoperto a scuola all’età di otto anni, leggendo i brani davanti a tutta la classe. Tale dote gli ha permesso di scavare nei meandri emozionali della lettura, arricchendo la scrittura di elementi nuovi decisamente apprezzabili
– È umile e paziente nella narrazione, conosce i tempi lunghi e brevi dei dialoghi, percepisce quando è il momento di animare un racconto e quando invece tutto deve ” scivolare ” più lentamente per permettere al lettore di prendere confidenza con il testo
– È un narratore che incanta il lettore. Lo coinvolge emotivamente, ne cattura l’attenzione con effetti speciali e suspense, stempera la tensione con una buona dose di humor. Fa vivere ” da dentro ” il romanzo

Cinque buoni motivi per leggere le Indagini del Commissario Armando Incantalupo:

– Incantalupo è un commissario di Polizia che, alla soglia dei 40 anni, cambia vita e città alla ricerca di una maggior serenità professionale
– Ha spirito di adattamento che lo porta ad accettare di lavorare presso un piccolo commissariato di polizia sprovvisto dei più elementari sistemi di sicurezza e di dotazione strutturale che ci si attenderebbe
– È astuto e perspicace, comanda ma non impone, ordina ma non assoggetta i suoi sottoposti, attenua la tensione offrendo un caffè ai suoi collaboratori
– È un uomo dagli affascinanti occhi verdi che s’innamora di una donna, nonché poliziotta, dai penetranti occhi viola, Marianna Morando
– Il commissario vive avventure sempre diverse tra ambientazioni cittadine e dimore gentilizie, tra inseguimenti in auto e percorsi ad ostacoli, destreggiandosi tra subdoli nemici e “collaboratori” che vivono nel silente atteggiamento di una doppia vita.

Sabrina Agatha Seimandi

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