Onirico


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Onirico

Quando la realtà si tuffa nel firmamento
Naufraghi navighiamo in acque ignote.
Un viaggio oltre il tempo, oltre lo spazio.

Dalla cortina di polvere di luna affiorano paesaggi,
nel gorgoglio di un “déjà vu” che ci sovviene.
Un puzzle di tessere note e oscure prende forma

Corpi fatti di sguardi, voci, andature, giungono.
A troncare della notte il cruento silenzio:
si staccano dalla loro bocca frasi strane,
il cui senso è un rebus da svelare.

Quando la luce prosciuga il sogno,
non rimane che un lembo di sabbia,
su cui scrivere ancora, versi.

Serenella Menichetti

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