On writing. Autobiografia di un mestiere
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Dell’ambientazione e di un cast tutto femminile. Ero atterrato sul Pianeta Donna e una sola puntata nello spogliatoio femminile nella Brunswick High di qualche anno prima non mi bastava per navigarci con disinvoltura. A me scrivere riesce sempre al meglio quando è un fatto intimo, sensuale come pelle sulla pelle. Con Carrie avevo la sensazione di aver addosso una muta di gomma che non potevo sfilarmi. Il quarto e più importante di tutti fu rendermi conto che la storia non avrebbe potuto funzionare se non fosse stata adeguatamente lunga, probabilmente più lunga anche di «A volte ritornano», che già aveva toccato il limite estremo di quanto reputato accettabile dal mercato delle riviste per uomini in termini di numero di parole. Bisognava lasciare tutto lo spazio necessario alle foto di pompon che si erano sbadatamente dimenticate di mettersi le mutandine: in fondo era per quello che gli uomini compravano le suddette riviste. Non mi ci vedevo a sprecare due settimane, forse persino un mese, per scrivere una novella che non mi piaceva e che non sarei stato in grado di vendere. Così la buttai via. La sera dopo, tornato a casa da scuola, trovai Tabby con le pagine che avevo scartato. Le aveva viste mentre svuotava il mio cestino, aveva ripulito i cartocci dalla cenere delle sigarette, li aveva lisciati e letti. Voleva che andassi avanti, disse. Voleva sapere come andava a finire. Le risposi che non sapevo un bel cazzo di niente di studentesse di liceo. Lei mi disse che mi avrebbe dato una mano. Aveva abbassato il mento e sorrideva in quel modo così accattivante. «Questa l’hai centrata», disse. «Lo dico sul serio.» 69 |
Titolo: On writing
Autore: Stephen King
Editore: Sperling & Kupfer
Prezzo: € 10.90
Collana: Super bestseller
Data di Pubblicazione: Febbraio 2010
ISBN: 8860616182
ISBN-13: 9788860616180
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