Recensione film “Omicidio all’Italiana” di Maccio Capatonda
BENVENUTI AD ACITRULLO
«Io sono il braccio e tu la mente, come faccio a lanciare coltelli con la mente?» e il sindaco di Acitrullo (Capatonda occhi fuori dalle orbite), sbatte la testa nel vuoto convincendo il vice, demente più di lui (un Ballerina attonito), a montare l’assassinio della già-morta contessa per attirare la troupe di “Chi l’acciso?”ela conduttrice star (Ferilli sexy bon). Si fa il televoto per eleggere il miglior colpevole. Il commissario prende ordini dai giornalisti. Arriva il turismo del crimine. Si parla di «omicidio a luci grosse». Tra Frassica (che ha un ruolo) e Ciprì&Maresco, nella figura dominante dell’antifrasi Maccio quasi riesce a incorniciare la parodia che siamo diventati. Come ai tempi di Totò c’è un’equipe di sceneggiatori (sei): favorisce ritmo, musicalità, coralità, e qualche volta si sente.
Silvio Danese
Titolo originale: Omicidio all’Italiana
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: Commedia
Durata: 90′
Regia: Maccio Capatonda
Cast: Maccio Capatonda, Herbert Ballerina, Ivo Avido, Sabrina Ferilli, Antonia Truppo, Fabrizio Biggio, Roberta Mattei, Gigio Morra, Luigi Luciano, Enrico Venti