Recensione film “Old Man & the Gun” per la regia di David Lowery
Gangster gentiluomo a misura di Redford
Come i titolari di un’affermata ditta, la & commerciale tra il vecchio uomo e la pistola del titolo combina i decenni di attività di un rapinatore gentleman (storia vera, 16 evasioni 16, dagli articoli di David Grann). Nell’ultima avventura di quel professionista artista che ha vissuto, Redford fa brillare se stesso e i suoi ruoli nel corso del tempo, e nell’arma finta-vera, comunque mai mostrata, il cinema che ha percorso, riuscendo a non diventare il monumento di se stesso. In abito e cravatta, in primi piani impietosi e insieme commoventi, tra i paesaggi canonici dei colpi in banca col ladro e il poliziotto (Affleck), Redford è un soft gangster al tramonto, forse pronto a fermarsi tra i campi e i cavalli di una vedova capace di ascoltarlo (i duetti con la Spacek trafiggono la filiera di un pezzo di storia del cinema americano). Diretto da un indipendente capace di fare Disney (Il drago invisibile), in risonanza con la filmografia autobiografica (da Butch Kassidy a La stangata, con una citazione toccante da La caccia), è un film che gli appartiene per quanto gli somiglia. “Ci” appartiene.
Silvio Danese
Titolo originale: The Old Man & the Gun
Nazione: U.S.A.
Anno: 2018
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 93′
Regia: David Lowery
Cast: Robert Redford, Casey Affleck, Sissy Spacek, Danny Glover, Tom Waits,, Ari Elizabeth Johnson, Tika Sumpter, Teagan Johnson