NUDI
Un tessuto sfilacciato ci accompagna
ordito e trama non reggono più !
La loro diversità cozza inesorabilmente
troppi i fili che recidono gli altri
enormi buchi neri s’intravedono
non restano che pochi brandelli di stoffa.
I rammendi annosi non tengono più
questa nostra straccio ci lascia spogli.
Un piccolo refolo di vento, per veder volare
fili da ogni parte, gli uni lontano dagli altri.
Adesso, camminiamo, completamente nudi,
Senza più vergogna vaghiamo discinti,
Non c’è più una trama, che ci leghi.
Senza ossatura, sbandiamo da ogni parte
alla ricerca di una coperta che non c’è.
Il freddo punge, la pioggia bagna
i nostri corpi nudi, senza più riparo.
Avevano tessuto un filo dopo l’altro,
i nostri avi, con pazienza perseveranza,
amore, e noi ci sentivamo protetti
come neonati dentro uno scialle di lana.
Incapaci di mantenere il fuoco.
Spogli e infreddoliti cerchiamo fili solidi
per tessere un tappeto su cui camminare
che abbia almeno i colori della dignità.
Serenella Menichetti