Munscià affronta la crisi nera (di valori oltre che economica) di questi anni, traslati in una società del 2033.
Sinossi: Poco più di ventiquattro ore della vita di Ismaele Buonocore, manager industriale. Maggio 2033; la crisi del modello occidentale ha travolto ogni cosa, il terrorismo ha causato mostri e persino il suolo, maltrattato per decenni, si ribella. La società post-industriale è dominata dal un’entità dispotica subdolamente pervasiva e politicamente indefinita, nemica di culture e libri; a esso tutto si riferisce: istituzioni, forze dell’ordine, tribunali, sindacati, rete informatica, testate giornalistiche, radiofoniche e televisive. Un mondo irto di muri e divisioni in cui tutto è omologato, senza spazio per sogni e giovani. Il pianeta, sconvolto da cataclismi naturali, provoca migrazioni di interi popoli inermi. Eppure la vita pare scorrere normale. Scosso dallo spettro di recenti traversie di fabbrica e di fosche prospettive, Ismaele imbraccia un fucile e si asserraglia nel suo ufficio per una notte. La mattina seguente, incurante delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa pronte a intervenire, Ismaele racconta a sé stesso brandelli di storie di lavoro e di passione. Poi, l’inimmaginabile epilogo.
Titolo: Munscià
Autore: Teresio Asola
Prezzo copertina: € 15.00
Editore: Il Ciliegio
Collana: Narrativa
Data di Pubblicazione: agosto 2017
EAN: 9788867714216
ISBN: 886771421X
Pagine: 222
Albese di nascita (1960), torinese d’adozione, laureato in Lingue, tre figli. Cinquantasei anni, trentatré di lavoro in aziende, ventuno da dirigente. Quattro romanzi pubblicati: Volevo vedere l’Africa (storico/memoir 2010), All’orizzonte cantano le cascate (storico 2013), L’alba dei miracoli (memoir 2016), Mùnscià (distopico, agosto 2017). I primi tre pubblicati con Araba Fenice, l’ultimo con Il Ciliegio. Nessuno a pagamento