Recensione film “Molly’s game” per la regia di Aaron Sorkin
LA REGINA DELL’AZZARDO
Storia vera. Nel paese del gioco d’azzardo, e del Trump che rischiò un miliardo di dollari per entrare nel giro legale a Las Vegas, la ex sciatrice e studentessa ad Harvard Molly Bloom da hostess diventò direttrice di bische clandestine milionarie. La Molly della formidabile Chastain (vincitrice Golden Globes) è una ragazza che vuole dimostrare a se stessa di valere un pistolero del West, una donna astuta che ambisce al potere colonizzato dai maschi. Ritmo scandito sul gioco, tortuoso e complicato, battute brillanti (esordio in regia dello sceneggiatore premio Oscar Sorkin, “The social Network”), galoppa imitando (bene) Scorsese. Tocca sopportare la psicanalisi assolutoria del padre (“Papà vado davanti alla Corte Federale”; lui: “Nessuno è perfetto”).
Silvio Danese
Titolo originale: Molly’s game
Nazione: Cina, U.S.A., Canada
Anno: 2017
Genere: Biografico, Crimine, Drammatico
Durata: 140′
Regia: Aaron Sorkin
Cast: Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera, Jeremy Strong, Chris O’Dowd, J.C. MacKenzie, Brian d’Arcy James, Bill Camp, Graham Greene