Recensione film “Moglie e marito” di Simone Godano
NEI PANNI DI UNA SMUTNIAK
Per un fantomatico errore di un “lettore del pensiero” un neuroscienziato finisce nel corpo della moglie conduttrice tv e viceversa, proprio quando sono sull’orlo del divorzio. Vuoi vedere che la magia aiuterà a capirsi? Quando si calibra una storia sull’impossibile la regola di ogni sceneggiatura è: affondare l’acceleratore al massimo sul verosimile. Realtà ben congegnata, senza concessioni, per farci dimenticare l’irrealtà. Qui, mentre Favino (troppo parodista del femminile) e Smutniak (più centrata sul personaggio) hanno verve e buone battute per lavorarci, è la storia che non gira, priva di precisione (gli scambi di professione, le relazioni con figli e scuole, l’esame di ricerca, ecc.). Detto al film: tu vuò fa’ l’ammericano. Ma allora studia bene “Tootsie” e “Nei panni di una bionda”.
Silvio Danese
Titolo originale: Moglie e marito
Nazione: Italia
Anno: 2017
Genere: Commedia
Durata: 100′
Regia: Simone Godano
Cast: Pierfrancesco Favino, Kasia Smutniak, Valerio Aprea, Sebastian Dimulescu, Paola Calliari, Gaetano Bruno Francesca Agostini, Marta Gastini