Mille splendidi soli di Khaled Hosseini


Mille splendidi soli
pagina 69

Dieci

Per i primi giorni Mariam quasi non uscì dalla sua stanza. All’alba la svegliava il lontano richiamo deìl’azatt e, dopo la preghiera si trascinava nuovamente a letto. Sentiva Rashid che si lavava in bagno ed era ancora a letto quando lui entrava nella sua stanza per controllare che tutto fosse a posto prima di andare in bottega. Dalla finestra, lo osservava attraversare il cortile, assicurare la colazione al portapacchi della bicicletta che conduceva a mano fuori, sulla strada. Lo guardava allontanarsi pedalando, finché la sua massiccia figura spariva dietro l’angolo in fondo alla via.
Trascorreva intere giornate a letto, sentendosi disperatamente alla deriva. A volte scendeva in cucina e faceva scorrere le dita sul bancone appiccicoso e macchiato d’unto. I tendoni di nylon a fiori puzzavano di cibo bruciato. Apriva i cassetti sbilenchi e osservava i cucchiai e i coltelli scompagnati, il colino e le spatole di legno scheggiate, presunti strumenti della sua nuova vita. Tutto le ricordava la sciagura che l’aveva colpita, facendola sentire fuori posto, sradicata, come un’intrusa nella vita di un’altra persona.
Alla kolba il suo appetito era stato regolare. Qui, il suo stomaco raramente reclamava del cibo. Talvolta si sedeva

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Titolo: Mille splendidi soli
Autore: Khaled Hosseini
Traduttore: Vaj I.
Editore: Piemme
Collana: Pickwick
Data di Pubblicazione: Giugno 2014
ISBN: 8868367319
ISBN-13: 9788868367312
Pagine: 407
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea

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