Citazioni tratte da: Chirù
Da come sfoggiava la sua pazienza e la sua comprensione capii che era vittima di quel particolare modo di essere cattolici che trasforma i vicoli ciechi dell’esistenza in croci da esibire.
…nessuno può sapere quanto rumore fa una certezza che si rompe.
Qualunque cosa dica chi giovane non è più, non è vero che si invecchia di colpo, che una sera ci addormentiamo canditi e pieni di vigore e al mattino il risveglio ci sorprende cinici e con lo spirito aggrinzito. Io le persone le ho sempre viste invecchiare a strati, senza profondità, come se le cose che accadono ci consumassero per superfici.
… la non sensatezza del concetto di radici applicato alle persone e quanto sia delicato l’equilibrio tra l’andare e il venire. «Mi chiedi sempre quanto torno, (…) ma torna indietro solo quello che è uguale a come è partito. Non vedi che io arrivo ogni volta diverso?»
Ci sono anime che hanno addosso un’incrinatura segreta, una frattura sospesa che sfugge anche a chi la porta dentro. Quella linea sottile può restare invisibile per lungo tempo, animando l’illusione dell’intero come fa la crepa nel cuore di un piatto scheggiato. Quando quella frattura cede è sempre a causa di un niente: basta un grado in meno nell’aria a provocare la contrazione della materia e metterne a nudo la ferita. Altre volte a far cessare il patto silenzioso delle molecole è un tocco lieve, uno sfiorare il bordo dorato del piatto senza altra intenzione che la carezza. Allora la finzione dell’integrità cade all’improvviso e
rivela l’anima in cocci, irreversibile.
Secondo me il valore che gli altri sono disposti a darti dipende da quanto ti proteggi. Se non difendi quello che sei, molti credono che valga poco. Io quando posso mi metto la catena.
Le piaceva aprirmi il cuore come una finestra, accogliere la mia tempesta e farsi amica dei miei tornado, ma ero certa che asciugasse il suo bel divano rosso e rimettesse ogni cosa a posto non appena mi chiudevo la porta alle spalle.
Temo con ogni fibra quel tipo di persona che è pronta a scambiare per pensiero il moto casuale di tutto quello che gli passa per la testa e chiama sincerità l’incapacità di controllo. Quello che io chiamo pensiero non somiglia in nulla a un lampo illuminante, perché è il risultao di un delicato percorso di risalita da certi fondali solo miei. Anche dopo avverto il bisogno di filtrarlo attraverso l’esperienza, una maglia che con gli anni si è fatta sempre più stretta. E comunque, nemmeno alla fine di questo percorso le cose che ho ragionato mi sembrano quasi mai pronte per essere dette. Per questo ho paura di quelli che affermano di aver l’abitudine di dire tutto quello che pensano: il flusso scomposto di giudizi avventati, umori e temerarietà brucia allo stesso modo le labbra di chi lo pronuncia e le orecchie di chi lo ascolta, e lo fa nell’istante stesso in cui vi prende forma.
Perché un bacio è solo un concetto, finché qualcuno non te ne dà uno. Poi arriva qualcun altro e te ne darà un secondo, poi un terzo e un quarto e ognuno con le sue labbra senza saperlo costruirà l’idea si un bacio che ti porterai dentro, fino a quando il bacio di uno sconosciuto ti farà pensare: ecco, qui io ci sono già stata. Potrà essere bello, potrà essere caldo e sapere di buono, ma lo stupore sarà finito. Bisognerebbe difendersi dalle prime volte, perché consumano la nostra capacità di evocare la meraviglia. Bisognerebbe dirlo ai tredicenni che ciascuna di esse si divora un pezzo del patrimonio di sguardi sorpresi, di battiti accelerati, di tremori di stomaco e stupori genuini di cui abbiamo tutti un limitato possesso.
Spezzo una lancia a favore dell’infelicità ingiustamente denigrata. Chi è infelice ha tutto da guadagnare, perché è dai baratri che si può sognare il cielo. Chi è felice ha invece tutto da perdere. Non riesco a immaginare un’infelicità peggiore di quella di avere una felicità da difendere tutti i giorni.
Titolo: Chirú
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Data di Pubblicazione: novembre 2015
Prezzo: € 18.50
ISBN: 8806206338
ISBN-13: 9788806206338
Pagine: 191
Reparto: Narrativa