Recensione film “Maze Runner – La rivelazione” per la regia di Wes Ball
NELL’IMPERO DELLE TEEN STAR
L’impero colpisce ancora, e si parla di un nugolo di sceneggiatori, attori, troupe, tecnici digitali, produttori al servizio dell’ennesimo sequel dell’ennesimo serial distopico (già “Hunger Games” rimasticava). Anche le scene d’azione treno/auto/astronave, le metropoli spettrali, i sobborghi di sopravvivenza, i volti intrepidi delle teen star o appena young-adult sottomessi a dittatura, sanno un po’ di gorgonzola. Facevano le cavie destinate a scoprire come curare gli eletti e ora, al numero tre (fine serie, dai romanzi di James Dashner) lottano per fondare una società libera più giusta. Ai fan dei libri e dei primi due film, e sono tanti, va bene il pongo elementare dei personaggi e l’action da videogame e sanno che Thomas e i ribelli devono salvare Minho entrando nella città blindata…
Silvio Danese
Titolo originale: The Maze Runner: The Death Cure
Nazione: U.S.A.
Anno: 2018
Genere: Azione
Durata: 141′
Regia: Wes Ball
Cast: Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster, Walton Goggins, Patricia Clarkson, Barry Pepper, Dylan O’Brien, Nathalie Emmanuel, Aidan Gillen, Ki Hong Lee, Giancarlo Esposito