A cura di Katia Ciarrocchi
Basta un attimo per trasformare la propria vita, in questo caso il protagonista di “Orda primordiale” vive due giorni “sanguinari” liberandosi dalle regole morali ed etiche della nostra civiltà.
Andrew, regista sempre alla ricerca di eccitazioni forti, prigioniero della droga e degli eccessi, viene in contatto con Lara una donna tanto intrigante quanto inquietante che lo avvicina, o meglio dire, lo allontana da valori quale la “dignità del suo esistere”, fondamentale, per ogni essere umano.
Partendo dal titolo: che cos’è L’”Orda primordiale”? Darwin ci parla dell’esistenza dell’orda primordiale in tempi antichissimi, un’organizzazione sociale in cui gli esseri umani vivevano in piccoli gruppi, sui quali dominava un uomo forte, violento e geloso che si appropriava di tutte le donne, con le quali giaceva e procreava, tenendole lontane dai propri figli e dagli altri giovani maschi, che sovente, quando minacciavano la sua dominanza, evirava.
Freud ipotizzò che il ripetersi lungo il cammino evolutivo dell’essere umano di tali avvenimenti traumatici lasciasse nell’individuo una traccia mnestica in cui l’originario avvenimento, realmente consumato, fosse sostituito da rappresentazioni e fantasie inconsce. E qui subentra Casaroli che con “Orda primordiale” è riuscito a tracciare il percorso che Freud ipotìzzò.
Ciò che vive Andrew è l’abbattimento dei tabù, ciò che Lara (la donna che lo avvicina) e i suoi compagna fanno in realtà è usare Andrew affinché lui sia il tramite, con i suoi film, di messaggi ben precisi: “Abbattere l’etica e la morale che la civiltà impone, distruggere l’umanità stupida e degenerata che abita il mondo”.
Casaroli cerca di scavare nei recessi dell’animo umano tramite Andrew, che tocca tutte le sfere emotive prima di rendersi conto che una volta scavalcato un certo confine, la via del ritorno è un sentiero improponibile da (ri)percorrere. Bravo l’autore nel descrivere l’”eccitazione” e il finto benessere che il superare i limiti apporta nella psiche di un essere instabile, illusione che porta alla distruzione.
Mauro Casaroli ha descritto egregiamente il tutto in 200 pagine che si bevono in un fiato, magari avvolte, si può rimanere interdetti a causa della violenza di alcune immagini (ma il boccone “amaro” va giù, poi, che è una meraviglia). La storia è ben articolata e la trama si dirama in maniera organica, pur essendo densa di colpi di scena, gli elementi per rendere interessante “Orda primordiale” ci sono, ma nonostante ciò, manca di qualcosa! L’ambientazione è New York, una città che non riconosci perché poco delineata, i compagni di Lara rimangono quasi indifferenti al lettore: sembrano avere un ruolo marginale lasciando un vuoto, lo stesso vuoto che si avverte in alcune descrizioni di azioni, anche se la capacità narrativa, asciutta e ben delineata, del Casaroli fa sì che questo passi in secondo piano.
Titolo: Orda primordiale. I due giorni più sanguinari della vostra vita
Autore: Mauro Casaroli
Editore: Robin
Prezzo: € 9.00
Collana: I luoghi del delitto
Data di Pubblicazione: Aprile 2008
ISBN: 887371370X
ISBN-13: 9788873713708
Pagine: 201
Reparto: Narrativa > Thriller
Piacentino, medico, sposato, padre di due figli, scrittore per passione, Mauro Casaroli cura da anni il gruppo di valutazione per racconti noir e thriller del “Rifugio degli Esordienti”, e un suo racconto compare nella prima @ntologia pubblicata sotto l’egida del Rifugio, “R@cconti senza Rete” (Di Salvo, 2001). Ama la musica, l’Inter, la birra e correre. Sogna un mondo senza petrolio, senza stupidità, senza nebbia. Adora il suo cane Skelly e i tartufi che la stessa non riesce a procurargli. È profondamente innamorato della sua terra e della sua città, dei suoi luoghi, itinerari inimitabili per i sensi e la mente.
Katia Ciarrocchi