Citazioni tratte da: Come fermare il tempo di Matt Haig
«La prima regola è non innamorarsi. Ce ne sono altre, ma questa è la principale. Non innamorarsi. Non amare. Non sognare l’amore. Se tieni fede a questa regola, andrà tutto bene».
«La storia non è qualcosa che bisogna rendere vivo. È già viva. Siamo noi la storia. La storia non sono i politici, i re e le regine. Siamo tutti noi. La storia è qualunque cosa. Quel caffè. Si potrebbe spiegare gran parte della storia del capitalismo, dell’impero britannico e della schiavitù parlando solo di caffè. È incredibile la quantità di sangue e sofferenza che ci ha permesso di starcene qui seduti a sorseggiare del caffè da un bicchierino di carta».
…gli esseri umani non vivono più di cent’anni per il semplice motivo che non hanno le risorse per farlo. Quelle psicologiche, voglio dire. Alla fine si esauriscono. Non hanno abbastanza individualità per tirare avanti. Si annoiano di sé stessi e dei loro pensieri. Della vita che continua a ripetersi. Del fatto che dopo un po’ non ci sia più né un sorriso né un gesto che non abbiano già visto. Nemmeno un cambiamento nell’ordine del mondo che non riecheggi altri cambiamenti del passato. Le notizie smettono di essere novità. La parola stessa, “novità”, diventa una barzelletta. È solo un ciclo che si ripete, che ruota lentamente verso il basso. E la tolleranza nei riguardi degli altri esseri umani, che continuano a commettere sempre gli stessi errori, comincia ad affievolirsi. È come rimanere bloccati all’interno della stessa canzone, di un ritornello che una volta piaceva ma che ormai fa solo venire voglia di strapparsi le orecchie.
«Il possibile è il regno di tutto ciò che è accaduto fino a oggi. Il fine della scienza è scoprire quali sono i limiti del possibile. Una volta che li avremo raggiunti, e ci arriveremo, non esisteranno più né magia né superstizioni, ma solo ciò che è. Un tempo veniva ritenuto impossibile che il globo su cui viviamo non fosse piatto. Non è scopo della scienza, e di certo neppure della medicina, lusingare le nostre aspettative nei riguardi della natura. Semmai il contrario».
…siamo solo una massa di quanti e particelle, proprio come tutto il resto, eppure continuiamo a sforzarci di distinguerci dall’universo in cui viviamo, di conferire a noi stessi un significato maggiore rispetto a quello di un albero, di un sasso, di un gatto o di una tartaruga.
Forse Shakespeare aveva ragione. Forse il mondo intero è davvero un palcoscenico. Forse senza questa messinscena crollerebbe tutto. La chiave per la felicità non è essere sé stessi, perché cosa significa questo in realtà? Ciascuno di noi ha tante personalità. No. La chiave per la felicità è trovare la bugia che ti si adatta meglio.
Ma non c’è mai un modo per tornare al primo. Il passato si può solo portarselo dietro, avvertirne il peso che aumenta lentamente, pregando che non arrivi mai a schiacciarti del tutto.
Non c’è motivo per temere il cambiamento, o per accoglierlo necessariamente con gioia; non quando non hai niente da perdere. Il cambiamento è la natura stessa della vita. È l’unica costante che io conosca.
La verità è una linea retta che a volte è necessario incurvare
«Il passato non scompare mai. Si nasconde soltanto».
Una nave alla fine si deve fermare. Deve raggiungere un porto, un riparo, una destinazione, nota o ignota. Deve arrivare da qualche parte e fermarsi lì, altrimenti qual è lo scopo di una nave? Sono stato tante persone diverse, ho interpretato tanti ruoli diversi nella mia vita. Non sono una persona. Sono una folla racchiusa in un unico corpo.
«Qualche volta mi viene voglia di fermare il tempo. Ogni tanto, in un momento felice, vorrei che le campane delle chiese non suonassero mai più. Non vorrei mai più dover tornare al mercato. Vorrei che gli storni smettessero di volare nel cielo… Ma siamo tutti in balìa del tempo. Siamo tutti corde, vero?».
Posò il liuto sul letto accanto a sé e mi baciò. Chiusi gli occhi, e il resto del mondo svanì. Non esisteva nient’altro. Nient’altro, tranne lei. Lei era le stelle, il firmamento e gli oceani. Non c’era altro che quell’unico frammento di tempo, e quel germoglio d’amore che vi avevamo piantato. E poi, dopo un po’ che era iniziato, il bacio terminò, e io le accarezzai i capelli, e le campane della chiesa suonarono in lontananza, e ogni cosa nel mondo fu in ordine.
«Un filo d’erba non è scialbo finché non vedi un fiore».
Il passato non è un luogo a parte. È molti, molti luoghi, sempre pronti a risorgere nel presente.
“Chi fa di sé stesso una bestia si sbarazza della pena di essere un uomo”.
…l’ignoranza e la superstizione possono sorgere nella mente di chiunque, in qualunque epoca. E ciò che sorge come un dubbio nella mente può rapidamente trasformarsi in azione nel mondo esterno.
«Un mostro che incontra un miracolo vedrà soltanto un altro mostro».
…il problema della vita è che bisogna viverla in sequenza.
Il passato non scompare mai. Si nasconde soltanto
La verità porta con sé il proprio carico di bugie.
«È molto male fermarsi all’ombra di un…». Si guardò intorno, come se la parola che stava cercando si trovasse sospesa in aria da qualche parte. Poi vide Furneaux dirigersi verso poppa camminando sul casseretto e lo indicò.
Capii. «Comandante? Capitano? Capo?».
Annuì. «Quando ti ho visto la prima volta, non ti sei fermato nella mia ombra. Ti sei avvicinato ma non sei entrato. Voleva dire che potevo fidarmi di te. Il mana dentro di te rispettava quello dentro di me».
“La conoscenza senza integrità è pericolosa, l’integrità senza conoscenza è debole e inutile”.
Il tempo che si ha davanti è come la terra oltre il ghiaccio. Si può cercare di indovinare come potrebbe essere, ma non si può mai saperlo con certezza. Si conosce solo il tempo in cui si vive.
Dopotutto, non siamo soltanto ciò che eravamo alla nascita. Siamo ciò che diventiamo. Ciò che fa di noi la vita.
Ma il punto è che non è possibile conoscere il futuro. Uno vede il telegiornale e si ritrova a pensare che il futuro è terrificante. Ma non si può mai esserne sicuri. È questo il problema del futuro. Non sai. Arrivato a un certo punto devi accettare di non sapere. Devi smetterla di sbirciare avanti e concentrarti sulla pagina che stai leggendo.
Tutto è incerto nella vita. Ecco la chiave per sapere di esistere nel mondo: l’incertezza. Naturalmente è per questo che qualche volta desideriamo tornare al passato: perché lo conosciamo, o crediamo di conoscerlo. È una canzone che abbiamo già ascoltato.
Titolo: Come fermare il tempo
Autore: Matt Haig
Prezzo copertina:
Editore: E/O
Collana: Dal mondo
Traduttore: Castoldi S.
Data di Pubblicazione: agosto 2018
EAN: 9788833570006
ISBN: 8833570002
Pagine: 360