Citazioni tratte da: Avrò cura di te
«Siamo stati costretti ad andare per il mondo in cerca di avventure perché non eravamo più capaci di viverle nei nostri cuori».
(…) Ma ora sono di nuovo qui. Non posso impedirti di inciampare. Però posso medicare il tuo piede ferito. E prenderti in braccio, fino a quando non sarai in grado di camminare sulle tue gambe.
Gli amori non finiscono col tempo. Cambiano forma, scavando nuove profondità. E se ci lasciano non è perché sono durati troppo, ma perché a un certo punto hanno incontrato il vuoto.
Quando l’acqua sarà pronta, immergiti e lasciati invadere dal suo tepore purificante, ascoltando ogni cellula del tuo corpo. Mandagli amore: è il tuo corpo, l’abito che hai deciso di indossare per questa festa a sorpresa che è vita. Va maneggia con cura.
…le anime si incarnano per crescere, non per compiacersi del livello raggiunto. Disdegnano le situazioni comode e hanno bisogno di sfide.
La voglia di restare a caldo può indurre due affini a rimanere insieme per qualche tempo. Ma, dopo essersi ritemprate a vicenda, sentiranno l’impulso irresistibile di staccarsi. L’amore è una tensione di energie contrastanti ed è questo che lo distingue dall’amicizia.
Tu sei giusta e perfetta (ormai dovresti saperlo).
Appena diventerai consapevole che nessuno potrà mai riempire da fuori il vuoto che hai dentro, sarai pronta per fonderti con un’altra persona.
La tua crisi con Leonardo è arrivata quando avete smesso di toccarvi e avete incominciato a parlare. Non mi risulta che il vostro primo bacio fosse stato preceduto da un dibattito sulla natura dei sentimenti che provavate l’un per l’altro. Appena si comincia a commentarla, la passione diventa un esercizio celebrale che conduce al mutismo dei corpi.
Se ho capito qualcosa dell’amore (…) è che si tratta di un’energia che nella vostra dimensione non può prescindere dal contatto fisico. I corpi non sono un intralcio, ma il veicolo per arrivare all’essenza: al mistero supremo.
So che è difficile conservare a lungo le tensione della scoperta. Ma tra l’incendio degli esordi e la cenere dei congedi esiste il crepitio del caminetto. Andrebbe alimentato di continuo per evitare che si spenga. Perché poi riaccenderlo è dura.
E’ solo quando ti abbandoni veramente che l’Io si sovrappone al Me.
La consapevolezza di se stessi è musica. Se appoggi una mano sul tuo plesso solare, lungo il sentiero del cuore, la sentirai suonare.
Vivi il tuo amore, non chiedergli di vivere per te.
Allora socchiusi gli occhi e, mentre le labbra si avvicinavano, seppi che stava per succedere qualcosa che persino in quel momento continuava a sembrarmi impossibile.
Era l’attimo in cui la passione ha appena lasciato le sorgenti dell’amicizia e non è ancora approdata alle sponde del sesso. Lei si sciolse dall’abbraccio e nell’allontanarsi portò una mano alla bocca per non farmi vedere che era felice.
Chissà se le stelle, per esprimere un desiderio, aspettano che cada la Terra!
Benché tu non riesca più a trovare un significato al nostro legame, le ragioni che ci tengono insieme continuano a prevalere su ogni smarrimento. Noi siamo il sogno che dà il senso a tutto. Le tormente della vita lo scompigliano di continuo, eppure dobbiamo resistere. Quando ci sfugge di mano, dobbiamo riprenderlo con dolcezza, riscoprire cosa ne è rimasto e quanto ne resta da costruire.
Tutto è giusto e perfetto, per quanto tutto intorno a noi ci ricordi l’ingiustizia e l’imperfezione. Non si tratta di perdonare, ma di accettare e ringraziare: se possibile, restituire. Nessuno dei due può crescere senza il sostegno dell’altro. Senza sostenere l’altro. Da sempre avanziamo controvento, come equilibristi sospinti a camminare sul filo di un desiderio irresistibile di pienezza. Nonostante i nostri limiti, siamo il destino che abbiamo scelto e che ci ha scelto.
…l’amore perfetto non esiste: quello reale è la somma di tante imperfezioni.
Ogni tradimento è il tentativo di colmare un vuoto che soltanto voi potete riempire. Altrimenti continuerete a tradirvi all’infinito, trovando sempre qualche deluso travestito da cinico disposto a giustificarvi. A sentenziare che la vita è il luogo delle emozioni fugaci, del deperimento inesorabile dei sentimenti e dei corpi.
Il pensiero dominante esalta le novità, il consumo sbadato, il piacere immediato. Ma come si fa ad accettare che ogni cosa si logori rapidamente e nel contempo sperare che proprio il bene più fragile e delicato (…) riesca a resistere nel tempo, come certi indumenti che tua nonna rattoppava di continuo, facendoli durare tutta la vita?
Titolo: Avrò cura di te
Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Data di Pubblicazione: 2014 novembre
Prezzo: € 16.00
ISBN: 8830436682
ISBN-13: 9788830436688
Pagine: 250
Reparto: Narrativa