Recensione film “Maria Maddalena” per la regia di Garth Davis
PRESCELTA ED EMARGINATA
In Palestina, girata nella Sicilia del trapanese, la conversione della Maddalena assegna al seguito di Gesù la più discussa dei discepoli nei secoli dei secoli. Ancora lei? Sempre e comunque l’eterna vicenda del mondano nel divino secondo la tradizione che ha deciso in “lei” l’emarginazione riscattata (ma ci sarebbe da discutere perché una donna) nel nome di un nume maschio. Ci sono davvero queste cose nel remake dei remake (da Huston di “Le radici del cielo” al “Mary” di Ferrara) opera 2 del discreto regista di “Lion – La strada verso casa”? Ci si gira intorno, è questo interessante, lanciando la protagonista (una Mara dedita troppo alla bellezza…) dal patriarcato di contesto alla modernità di contestazione, mentre una confezione fotografica di paesaggismo pittorico cerca pubblico. Pasquale.
Silvio Danese
Titolo originale: Mary Magdalene
Nazione: Regno Unito
Anno: 2018
Genere: Drammatico
Durata: 120′
Regia: Garth Davis
Cast: Rooney Mara, Joaquin Phoenix, Chiwetel Ejiofor, Ariane Labed, Ryan Corr, Giovanni Cirfiera, Lubna Azabal