A cura di Katia Ciarrocchi
Gli esseri simulati esistono davvero? […] La risposta è si. Tutte le azioni che gli esseri reali compiono per stabilire se esistono o meglio — come riflettere sul fatto che pensano, interagire con l’ambiente, possono essere compiute anche dagli esseri simulati. Non c’è modo per gli esseri simulati di rendersi conto che sono in realtà dentro il computer.
Frank Tipler, Il principio antropico cosmologico, 1986
La trama ruota intorno al significato di “Amandla“, una parola africana che vuol dire “potenza“, “forza“.
Amandla è un libro di fantascienza che sfocia in temi di grande interesse quale la pace e la giustizia. La maestria del Pagani, sta proprio nel riuscire a passare da un mondo virtuale a una realtà che ci tocca da vicino, quali i conflitti politici come la corsa sfrenata per l’approvvigionamento di potere, spesso lottando in nome di un Dio, costruito all’occorrenza, dagli stessi uomini.
David si ritrova nel mezzo di un gioco macabro avviato dai suoi “nemici “ politici.
Il gioco è quello della simulazione.
Riuscire a comprendere questo, è il primo grande enigma che David deve risolvere.
Jean Baudrillard, noto sociologo che insegna all’università di Parigi, sostiene che “(…) la nostra società crea una struttura sociale con rapporti di finzione e verità autoprodotte“.
David, il quale viene sottoposto a sua insaputa a prove molto dure, psicologicamente distruttive, “Non è facile affrontare tutto quel labirinto di assurdità senza perdere la lucidità mentale”; viene trasportato da un livello all’altro, “Sembra l’elenco dei livelli di un coin-op da sala giochi, pensò David amaramente; peccato però che sia io il personaggio principale e che nessuno mi abbia chiesto un parere!”, con lo scopo di distruggerlo facendolo soffrire agli estremi.
Cartesio, nel diciassettesimo secolo, postulò un improbabile demone, capace di creare un’esistenza illusoria controllando tutto quello che vediamo e sentiamo (e percepiamo attraverso tatto olfatto e gusto). Nel ventunesimo secolo la tecnologia della realtà virtuale ci fornirà questo potere. Cibernauti entusiasti già utilizzano visori e tute apposite per brevi immersioni in mondi immaginari, basati su meccanismi fondamentali completamente differenti dai campi quantici che, le ultime teorie suggeriscono, costituiscono il nostro mondo fisico.
…Gli avventurieri virtuali di oggi però non sfuggono del tutto dal mondo reale: se colpiscono oggetti veri, sentono dolore vero.
Pagani riesce in Amandla a far sentire sulla pelle al lettore il dolore che prova il protagonista, dolore fisico e psicologico. Con l’aiuto della sua donna riuscirà David a “ritrovare” il suo corpo terreno e uscire fuori dal macabro gioco, ma il finale riserva una sorpresa inaspettata.
Ho trovato alcune difficoltà a portare a termine la lettura di questo libro, sicuramente per alcune stonature che ho avvertito nel testo complessivo, ma c’è da riconoscere all’autore, Marco Pagani, docente di Fisica, la grande capacità di mettere nel libro tutto il suo sapere oltre che l’anima. Scrivere non è solo fantasia, ma anche conoscenza mista al voler sensibilizzare il lettore in problematiche di importanza mondiale. E in questo Pagani è riuscito alla grande
Titolo: Amandla!
Autore: Marco Pagani
Editore: Edizioni XII
Prezzo: € 12.60
Collana: Eclissi
Data di Pubblicazione: Ottobre 2007
ISBN: 889573307X
ISBN-13: 9788895733074
Pagine: 280
Reparto: Narrativa
Marco Pagani è nato nel 1960 ed è un docente di Fisica, con grandi passioni per le scienze, la scrittura, l’ecologia e la pace.
Ama la montagna, le cartine geografiche, la buona compagnia e la buona musica.
Dal giugno 2006 ha avviato il blog di informazione e coscienza ambientale Ecoalfabeta.
Ha pubblicato i saggi La vita oltre il muro e Il diario della Terra 2006.
Ha partecipato alla raccolta di racconti XII nel 2007, e ha pubblicato recentemente con Edizioni XII il romanzo di fantascienza Amandla!.
Katia Ciarrocchi