Approccio soddisfacente
Leggo nella biobibliografia che Manola Di Tullio ha pubblicato esclusivamente racconti, in parte editi ”a solo”, in parte in raccolte antologiche con altri autori. Questo dato è importante per sapere se sia la prima volta che ha dato alle stampe delle poesie e se è la prima volta, come dai dati sembrerebbe, ci troviamo di fronte a un esordio, da esaminare con maggiore attenzione e anche con più comprensione. Ciò premesso, questa silloge, dall’accattivante titolo “Briciole”, presenta caratteristiche di eterogeneità, nel senso che i temi svolti sono plurimi, il che può essere un elemento che dovrebbe aiutare nell’effettuare questa prima valutazione. Si va infatti da liriche in cui prevale l’aspetto emotivo a quelle che sono pacate e a volte amare riflessioni sugli aspetti dell’esistenza. E’ così che ci imbattiamo in versi come questi: “C’è una lunga strada dai tuoi occhi al cielo. / Fremito e lucore. / Bolle di parole evanescenti / lasciano tracce di emozioni / e corrono / dal cuore all’infinito e oltre”; ma anche come questi: “Son finite le parole , / slittate sull’asfalto / frenate dalla noia. / Ingoiate, bloccate, ignorate / mai dette, mai pensate, mai nate.”.
Eterogeneità, ho scritto all’inizio, e trova puntuale conferma, come se i versi fossero frutto – e probabilmente lo sono – di sensazioni ed emozioni nate in epoche diverse, non ricercate, totalmente spontanee. Questo per quanto concerne i contenuti, ma per quanto riguarda la forma, la struttura, cosa si può dire? Credo che volutamente non ci sia la ricerca della semplicità di espressione, ma le poesie, senza arrivare a essere del tutto criptiche, non sono immediatamente comprensibili, e questo è anche un bene, perché così il lettore è costretto a soffermarsi per le opportune riflessioni. C’è anche una ricerca degli effetti per così dire speciali: “Ho visto nascere il vetro. / Sabbia, fuoco, meraviglia. / Disordine che splende / incurante degli ordini perfetti.”. Poche parole ed ecco come si fa il vetro e io mi sarei fermato a “meraviglia”, perché i due versi successivi, per quanto ne comprenda il significato, sembrano appesi alla struttura. E a proposito della struttura, qui mi sembra che la poetessa debba lavorare un po’, perché è sovente disomogenea, con un ritmo disuguale e in pratica poco armonica. Niente comunque di irrimediabile, tanto che sono convinto che con un po’ più di applicazione e l’acquisizione di una maggior esperienza anche questo importante aspetto dovrebbe diventare ottimale.
Secondo la mia opinione, in questa raccolta ci sono quindi elementi positivi, per i contenuti, mentre ci sono aspetti che sono senz’altro da migliorare, compito che ritengo assolutamente non improbo .
Quindi la strada intrapresa sembra già soddisfacente in questo primo percorso, sta all’autore renderla migliore nei giorni a venire.
Titolo: Briciole
Autore: Manola Di Tullio
Prezzo copertina: € 10.00
Editore: Tabula Fati
Data di Pubblicazione: 30 aprile 2023
EAN: 9791259881793
ISBN: 1259881792
Pagine: 80
Manola Di Tullio è nata a Pescara nel 1972. Vive e lavora a Montesilvano come assistente amministrativo in un istituto comprensivo. La scrittura è per lei una cura per l’anima. Ha pubblicato tre racconti brevi per NarrAgenda (Delmiglio Editore, Verona) e una “dedica” nella raccolta Cronache di un tempo senza tempo (Tabula fati, Chieti 2020). Ha partecipato con racconti alle antologie a cura di Silva Ganzitti Metti un pomeriggio d’estate agli Stati Generali (Tabula fati, Chieti 2021) e Metti un pomeriggio d’estate agli Stati Generali 2 (Tabula fati, Chieti 2023).