Cinema: Manchester by the Sea di Kenneth Lonergan


Recensione film “Manchester by the Sea” di Kenneth Lonergan

Il dolore della vita candidato a sei Oscar
Insidiosa sfida con la disponibilità dello spettatore scrivere una sceneggiatura e girare il film sul lutto dei genitori. Letteratura, teatro e cinema hanno performato nei millenni profondi risultati e presuntuose esibizioni, da Sofocle a Philippe Forest, da “Beautiful” alla cosiddetta tv del dolore. Immagini e parole passano alla selezione di memoria e istinto: stai raccontando senza barare? Prodotto da Matt Damon, scritto dal regista Lonergan (faccia triste di drammaturgo newyorkese), affidato al migliore degli Affleck (Casey, qui un pezzo di ferro sanguinante), è la storia di un rifiuto post traumatico alla vita spezzato da un altro trauma: isolato a Boston come factotum di un condominio, inconsolabile per un errore che ha provocato la morte delle figlie, Lee è costretto a tornare per soccorrere il nipote, rimasto senza genitori. Nella differenza tra le due solitudini, l’adolescenza incapace di dare senso e la maturità che l’ha completamento perso, nasce una relazione senza consolazioni. Cinepresa cauta tra volti e marine. Salvato dal melò anche l’incontro con la ex moglie. Sfida quasi riuscita. Nomination (sei) agli Oscar.

Silvio Danese

Titolo originale: Manchester by the Sea
Nazione: U.S.A.
Anno: 2016
Genere: Drammatico
Durata: 135′
Regia: Kenneth Lonergan
Cast: Casey Affleck, Kyle Chandler, Michelle Williams, Gretchen Mol, Kara Hayward, Josh Hamilton, Tate Donovan, Heather Burns, Lucas Hedges

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