Prima visione: L’Ultimo Viaggio


Recensione film “L’Ultimo Viaggio” per la regia di Nick Baker-Monteys

LE CONSEGUENZE DELLA GUERRA
A proposito di identità etnica, migrazioni del passato nel presente e attuali guerriglie di indipendenza. Con un difficile, ma quasi riuscito sforzo di coesione tra l’eredità della II Mondiale e il dopo-Muro di Germania e costellazione ex sovietica, il quasi sconosciuto Baker-Monteys (ma che occhio per i volti che raccontano tempo e generazioni) ci accompagna in visita guidata, starring Storia e Memoria, alle conseguenze dell’amore in ogni guerra. Vedovo a 92 anni, tedesco cosacco con qualche scheletro nell’armadio, Eduard (il veterano Prochnow) ha ancora le forze per partire per l’Ucraina a cercare le origini perdute dei sentimenti di una vita. Lo insegue e lo raggiunge la nipote che impone al viaggio la ricerca della verità sulla sua famiglia. Case, città, villaggi, abile condotta di regia.

Silvio Danese

Titolo originale: Leanders letzte Reise
Nazione: Germania
Anno: 2017
Genere: Drammatico
Durata: 107′
Regia: Nick Baker-Monteys
Cast: Jürgen Prochnow, Petra Schmidt-Schaller, Tambet Tuisk, Suzanne von Borsody, Artjom Gilz, Kathrin Angerer, Kai Ivo Baulitz, Andreas Patton, Yevgeni Sitokhin

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