Recensione film “Loro 1” per la regia di Paolo Sorrentino
IN NOME DEL PAPI IN ATTESA DEL 2
Prima parte, palesemente incompiuta (il “Novecento I e II” di Bertolucci o “Nymphomaniac I e II” di von Trier funzionavano meglio) del doppio film su Berlusconi. Il titolo punta sul ruolo decisivo della corte a determinare il sovrano, il sottobosco di escort e politicanti ad alimentare il “papi” gaudioso, l’ambizione di potere a reggere il potente, infine una (sotto)cultura a sostenerne l’artefice. Nel grottesco design para reale, quasi onirico, di simbolismi^ metafore del “Sorrentino touch” (dare ai personaggi e ai fatti noti un palcoscenico tra i burattini e le maschere di cera) compare nell’ultima mezz’ora un Berlusca odalisca, incarnazione in sé dell’harem, simpatico, perfino malinconico (centrato Servillo) in crisi con la Veronica (2006-2010). Regia autoreferenziale non fruttuosa. In attesa del 2.
Silvio Danese
Titolo originale: Loro 1
Nazione: Italia, Francia
Anno: 2018
Genere: Biografico
Durata: 104′
Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Toni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Ricky Memphis, Lorenzo Gioielli, Alice Pagani, Caroline Tillette, Elena Cotta, Iaia Forte, Duccio Camerini, Yann Gael, Mattia Sbragia, Max Tortora, Milvia Marigliano, Michela Cescon, Roberto Herlitzka