Mi sono imbarcata né “Il fiore degli abissi” un romanzo storico di Leonilde Bartarelli e ho “vissuto” un’avventura irrepetibile e indimenticabile.
Un viaggio che vi trasporterà in un contesto storico-culturale del XVI secolo, tra contrabbandieri di corallo, flotte in assetto, guerre di credo, galee, profumo di salsedine e fascino della civiltà araba … Senza dubbio il migliore libro di autori emergenti nell’ultimo anno.
Il fiore degli abissi sboccia e si sviluppa interamente in rete dallo scambio cooperativo con alcuni attenti lettori, l’autrice fa prezioso uso dei commenti, e il risultato ne è la dimostrazione: un romanzo rigoglioso e narrato magistralmente.
Interessante la nota in calce, la Bartarelli dedica il libro a Jean Marteilhe, protestante condannato sulle galee francesi dal 1702 al 1713 (per chi volesse approfondire sul sito dell’autrice – http://www.ilfioredegliabissi.com/?tag=jean-marteilhe – troverete una breve biografia e il link che conduce alle Memorie di Jean Marteilhe digitalizzato da google in lingua inglese. Una lettura appassionante che consiglio), alla quale si è ispirata.
Ma veniamo alla trama.
Il villaggio nativo Andrea Raggio, un ragazzo di quattordici anni – una piccola oasi inattaccabile all’apparenza – è saccheggiato dai pirati barbareschi.
Andrea viene rapito e impiegato come schiavo sulle navi dei pirati, Incatenato ai remi, lotterà con forza per sopravvivere a tutte le tirannie che gli vengono inferte. La sua prigionia dura quattro anni finché miracolosamente conquista la libertà. Larusina – isola di confine tra il mondo occidentale e quello islamico – sarà la patria adottiva, dove Andrea ricostruirà la sua intera esistenza, abbandonando nell’oblio il suo passato, le sue radici, la sua storia.
Scrive Paulo Coelho in Lo Zahir: “Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto; porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto, alto quanto quello della schiavitù. L’unica differenza è che si paga con piacere, e con un sorriso… anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime”, la forza di un uomo nell’affermare, con tutte le energie, il proprio diritto all’esistenza è il tema predominante del romanzo. Leonilde Bartarelli con la sua narrazione penetra i sentimenti del lettore permettendo a ognuno di trarre insegnamento dalle sofferenze che spesso la vita offre. Il messaggio di speranza e di perdono per aprirsi alla vita colma l’anima e rafforza il cuore.
Andrea acquisirà l’arte della pesca e diverrà un abile contrabbandiere di corallo, godendo per la prima volta del sapore della libertà riscattando gli anni di prigionia, riuscirà a conquistare la fiducia del popolo che lo ha ospitato. Soprannominato “il Rosso” per il colore della sua lunga capigliatura, quando sembra aver raggiunto una stabilità emotiva/affettiva viene avvicinato dal suo aguzzino (fatto schiavo a sua volta) e stringerà con lui rapporti di contrabbando avventurandosi in un viaggio che lo porterà a conoscere da vicino la cultura araba, cultura che catturerà il suo cuore. L’amore arriverà nel mezzo di battaglie tra due credo diversi e la vittoria sarà la conquista che esaudirà tutti i suoi desideri.
“Tenere vivi i tuoi sogni. Capire per raggiungere qualsiasi cosa richiede la fede e la fede in te stesso, visione, duro lavoro, determinazione, e dedizione. Ricordo tutte le cose sono possibili per coloro che credono “. Gail Devers
Che altro aggiungere se non il consiglio vivo di imbarcarsi a bordo de “Il fiore degli abissi” e lasciarsi condurre attraverso culture e sapori di un modo da “(Ri)scoprire”.
Un plauso meritato all’autrice.
Titolo: Il fiore degli abissi
Autore: Leonilde Bartarelli
Editore: Montag
Collana: Gli orizzonti
Prezzo: € 16.00
Data di Pubblicazione: 2009
ISBN: 8895478525
ISBN-13: 9788895478524
Pagine: 204
Reparto: Narrativa > Avventura > Avventura storica
Leonilde Bartarelli è un’artista poliedrica ligure che da tempo ha scelto il territorio della valdelsa senese per la sua ricerca e crescita stilistica. Già ben conosciuta nel territorio per le sue numerose mostre di opere tessili (portate anche in altre regioni italiane), dopo aver vinto alcuni premi letterari nazionali e aver partecipato a raccolte collettive con racconti di vario genere, presenta ora il suo primo romanzo, Il Fiore degli Abissi, di genere avventuroso-storico dove, su basi di ottima verosimiglianza storica, colloca una storia di fantasia avvincente e mozzafiato.(F.M.S.)
Katia Ciarrocchi