Leonardo da Vinci. La vita del più grande genio di tutti i tempi
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Leonardo vedeva benissimo le sofferenze del suo discepolo: capiva che Giovanni avrebbe voluto abbandonarlo e non poteva, indovinava la lotta che si svolgeva nell’animo di lui, animo troppo fine per non sentire, troppo debole per vincere le proprie contraddizioni. A volte sembrava a Leonardo che fosse suo dovere allontanare da sé Gio-vanni per salvarlo, ma gliene mancava il coraggio. “Se almeno sapessi come dargli sollievo! ” pensava. Sorrise amaramente. “Gli devo aver gettato il malocchio! Forse han ragione quelli che dicono che io porto disgrazia…”. Salì i ripidi scalini d’una scaletta buia e bussò a una porta; non rice-vendo risposta, aprì. Nella stanzetta, una specie di cella, in cui entrò, l’oscurità era quas completa. Si sentiva cadere la pioggia sul tetto e il vento ululare. Una debole lampada era accesa in un angolo, davanti all’immagine della ionna, e lasciava intravedere appena un nero crocifisso appeso alla parete bianca. Abituati gli occhi a quell’oscurità, Leonardo vide Giovanni disteso vestito sul letto, tutto raggomitolato su se stesso come un bimbo malato, le ginocchia piegate, il volto affondato nel guanciale. «Giovanni… dormi?», sussurrò il maestro. Beltraffio si rizzò di scatto a sedere, mandò un piccolo grido e, tendendo le braccia, fissò su Leonardo gli occhi sbarrati, folli, con quel-espressione di terrore che già Leonardo aveva visto negli occhi della piccola Maia. «Che hai, Giovanni? Sono io…». Beltraffio parve uscire da un sogno, e passandosi leggermente la | «ano sulla fronte e sugli occhi: «Ah, siete voi, messer Leonardo… avevo creduto… ho avuto un sogno spaventoso… Così, siete voi, proprio voi…», aggiunse guardandolo fisso, come non fosse ancora ben persuaso. Il maestro sedette sulla sponda del letto e gli toccò la fronte. «Hai la febbre, Giovanni. Sei malato. Perché non me l’hai detto subito?». Giovanni fece per voltarsi dall’altra parte, ma d’un tratto guardò di nuovo Leonardo, gli angoli della bocca gli si abbassarono tremando, e ‘ giungendo supplichevole le mani balbettò: «Mandatemi via, maestro, mandatemi via!… Perché io non riusciti mai ad abbandonarvi e non posso rimanere con voi perché io… io… à, perché mi son comportato come un vigliacco, come un traditore difronte a voi!». Leonardo l’abbracciò attirandoselo al petto. 69 |
Titolo: Leonardo da Vinci. La vita del più grande genio di tutti i tempi
Autore: Dimitri Mereskovskij
Traduttore: Visetti M.
Editore: Giunti Editore
Prezzo: € 13.50
Data di Pubblicazione: Dicembre 2004
ISBN: 8809041216
ISBN-13: 9788809041219
Pagine: 384
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