Le sorgenti del male
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La nozione di «dormiente» facilità con cui un comportamento sadico può essere indotto in individui che non rientrano nel «tipo di personalità sadico». O, se richiamiamo alla mente gli esperimenti condotti da Stanley Mil-gram a Yale, anche in questo caso con persone scelte a caso a cui veniva chiesto di infliggere ad altre persone una serie di quel che credevano fossero scariche elettriche via via più potenti, e riflettiamo che nella quasi totalità dei casi esse non si sottraevano al compito loro assegnato, non possiamo non constatare che la «obbedienza all’autorità», qualunque autorità, a prescindere dalla natura degli ordini che l’autorità possa im¬partire, è una «tendenza comportamentale pro¬fondamente radicata» perfino quando i soggetti trovino le azioni che è stato detto loro di com¬piere ripugnanti e rivoltanti. Se si aggiungono a questo fattore sedimenti pressocché universali di socializzazione come gli attributi di lealtà, senso del dovere e della disciplina, comprendiamo che «non è granché difficile spingere gli uomini a uccidere». È facile, detto altrimenti, stimolare/ _________________________________________ 1 Si veda Craig Haney, Curtis Banks e Philip Zimbardo, International Dynamics in a Simulateci Prison, «Interna¬tional Journal of Criminology and Penology», 1973, pp. 69-97. 69 |
Titolo: Le sorgenti del male
Autore: Zygmunt Bauman
Curato da: Park Y. J., Mazzeo R.
Editore: Centro Studi Erickson
Collana: Saggi sociali
Data di Pubblicazione: Marzo 2013
Prezzo: € 10.00
ISBN: 8859002532
ISBN-13: 9788859002536
Pagine: 112
Reparto: Sociologia