Pagina69: Le otto montagne di Paolo Cognetti


Le otto montagne di Paolo Cognetti
Pagina 69

– No. Mai avuta l’occasione. Ma mi sarebbe piaciuto, – ammise lo zio di Bruno.
– Io penso di andar su domani, – disse mio padre. – Porto il ragazzo a pestare un po’ di neve. Se per lei va bene, posso portare anche il suo.
Ecco dove voleva arrivare. Luigi Guglielmina impiegò un momento a capire che cosa intendesse dire. Il mio? Poi si ricordò di Bruno lí accanto a me: stavamo giocando con uno dei cani, un cucciolo nato quell’anno, ma non ci perdevamo una parola.
– A te va? – gli chiese.
– Sí, sí, – disse Bruno.
Lo zio corrugò la fronte. Era piú abituato a dire no che sí. Ma forse si sentí incastrato da quell’estraneo, o magari chissà, per un attimo il ragazzino gli fece pena.
– Allora vai, – disse. Poi tappò il bottiglione e si alzò da tavola, senza piú voglia di sembrare quello che non era.
Il ghiacciaio affascinava l’uomo di scienza che c’era in mio padre, ancora prima che l’alpinista. Gli ricordava i suoi studi di fisica e chimica, la mitologia su cui si era formato. Il giorno dopo, mentre salivamo al rifugio Mezzalama, ci raccontò una storia che assomigliava a uno di quei miti: il ghiacciaio, disse a me e Bruno sul sentiero, è la memoria degli inverni passati che la montagna custodisce per noi. Sopra una certa altezza ne trattiene il ricordo, e se vogliamo sapere di un inverno lontano è lassú che dobbiamo andare.
– Si chiama quota delle nevi perenni, – spiegò. – È dove l’estate non riesce a sciogliere tutta la neve che cade d’inverno. Una parte resiste fino all’autunno, e poi viene seppellita dalla neve dell’inverno successivo. Allora è salva. Là sotto piano piano si trasforma in ghiaccio. Diventa uno strato di crescita del ghiacciaio, proprio come gli anelli degli alberi, e noi contandoli possiamo sapere quanti anni ha. Solo che un ghiacciaio non se ne sta là fermo in cima alla montagna. Si muove. Per tutto il tempo non fa che scivolare giú.
– Perché? – chiesi.
– Secondo te perché?

Citazioni: Paolo Cognetti, Le otto montagne

Se il punto in cui ti immergi in un fiume è il presente, pensai, allora il passato è l’acqua che ti ha superato, quella che va verso il basso e dove non c’è piú niente per te, mentre il futuro è l’acqua che scende dall’alto, portando pericoli e sorprese. Il passato è a valle, il futuro a monte

Poi quel futuro scomparve di colpo insieme alle possibilità che conteneva.

Titolo: Le otto montagne
Autore: Paolo Cognetti
Prezzo copertina: € 18.50
Editore: Einaudi
Collana: Supercoralli
Edizione: 1
Data di Pubblicazione: ottobre 2016
EAN: 9788806226725
ISBN: 880622672X
Pagine: 199

 

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.