Le luci di Settembre
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Alcuni metri in là, il torso dell’uomo delle maschere oscillava da una parte all’altra. L’automa sfogliava in continuazione il suo volto invisibile, scoprendo ogni volta una maschera diversa. Hannah distolse lo sguardo e si affrettò. Aveva attraversato quel corridoio centinaia di volte alla luce del sole. Erano solo macchine senza vita e non meritavano la sua attenzione; tanto meno la sua paura. Con questo pensiero tranquillizzante in testa, giunse alla fine del corridoio che portava all’ala ovest. La piccola orchestra in miniatura del Maestro Firetti riposava in un angolo. Con una moneta, le figure della banda interpretavano una particolare versione della Marcia alla turca di Mozart. Hannah si fermo davanti all’ultima porta del corridoio, un’enorme tavola di rovere intagliato. Ciascuna delle porte di Cravenmoore possedeva un diverso bassorilievo, intagliato nel legno, che rappresentava favole celebri: i fratelli Grimm immortalati in geroglifici di raffinata ebanisteria. Agli occhi della ragazza, tuttavia, le incisioni risultavano semplicemente sinistre. Non era mai entrata in quella stanza: una delle tante camere della casa in cui non aveva messo piede. E non lo avrebbe fatto se non fosse stato necessario. La finestra sbatteva al di là della porta. Il fiato gelido della notte si infiltrava tra le giunture, accarezzandole i piedi. Hannah rivolse un ultimo sguardo al lungo corridoio alle sue spalle. I volti dell’orchestra scrutavano le ombre. Si udiva chiaramente il rumore dell’acqua e della pioggia, come se mille piccoli ragni corressero sui tetti di Cravenmoore. |
Titolo: Le luci di settembre
Autore: Carlos Ruiz Zafón
Traduttore: Arpaia B.
Prezzo: € 19.00
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Data di Pubblicazione: Maggio 2011
ISBN: 8804610239
ISBN-13: 9788804610236
Pagine: 268
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea