L’arte di amare
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Ha bisogno di sentirsi il creatore, colui che trascende il ruolo passivo di creatura. Ci sono molti mezzi per conquistare questa soddisfazione creativa; il più naturale, e anche il più facile a raggiungersi, è la cura amorosa per la propria creatura. La madre supera se stessa nel bambino, il suo amore per lui le dà lo scopo, il senso della vita. (In questa incapacità del maschio a soddisfare il suo bisogno di trascendenza portando il peso dei figli, sta il suo bisogno di superare se stesso creando cose e idee.)
Ma il bambino deve crescere. Deve emergere dal grembo materno; diventare un essere completamente indipendente. La vera essenza dell’amore materno è di curare la crescita del bambino, e ciò significa volere che il bambino si separi da lei. Qui sta la differenza con l’amore erotico. Nell’amore erotico, due persone distinte diventano una sola. Nell’amore materno, due persone che erano una sola, si scindono. La madre deve non solo tollerare, ma desiderare e sopportare la separazione del figlio. È solo a questo stadio che l’amore materno diventa un compito cosi difficile da richiedere altruismo, capacità di dare tutto senza chiedere niente e di non desiderare niente altro che la felicità dell’essere amato. È anche a questo stadio che molte madri falliscono nel loro compito. La narcisista, l’autoritaria, la tirannica può riuscire ad essere una madre « amorosa » finché il bambino è piccolo. Solo la donna veramente « amante », colei che è più felice di dare che di ricevere, può essere una madre amorosa durante il processo di separazione del bambino.
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Titolo: L’ arte di amare
Editore: Mondadori
Collana: Oscar bestsellers
Data di Pubblicazione: Gennaio 1996
Prezzo: € 11.00
ISBN: 8804409975
ISBN-13: 9788804409977
Reparto: Psicologia