Prima visione: L’amore secondo Isabelle


Recensione film “L’amore secondo Isabelle” per la regia di Claire Denis

UNA BINOCHE DA PREMIO
Per fortuna, diversamente dal lancio sul manifesto, la Isabelle 50enne, sigillata alla verbosa autocoscienza amorosa in parabolici incontri con maschi-specchio (loro davvero insopportabili), non è “la donna che è tutte le donne”. Serve a fare biglietti. Ed è però bene che ci siano, perché li vale. Profondo, ossessivo nella retorica di cinepresa in rima con le nevrosi dei personaggi, è un film sulla rappresentazione concreta di una realtà astratta (ipostasi): l’amore. Binoche ricambia ogni singola fiducia dell’inquadratura con la fotogenia dei sentimenti. La regia cerca una via regale, orgogliosamente femminile (e finisce in difetto) tra Bergman, Alien e Rohmer, principi a vario titolo dei frammenti di un discorso amoroso al cinema. Cóme un enorme uovo di Pasqua il finale ha un’enorme sorpresa.

Silvio Danese

Titolo originale: Un beau soleil intérieur
Nazione: Francia
Anno: 2017
Genere: Commedia
Durata: 94′
Regia: Claire Denis
Cast: Juliette Binoche, Xavier Beauvois, Philippe Katerine, Sandrine Dumas, Nicolas Duvauchelle, Josiane Balasko, Valeria Bruni Tedeschi, Gérard Depardieu, Claire Tran, Alex Descas, Bruno Podalydès, Paul Blain

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