I nonni e il Covid 19
Benché scriva recensioni da diversi anni incontro non poche difficoltà quando mi imbatto in un volume che raccoglie racconti di più autori e il motivo è molto semplice, cioè, anche qualora i testi fossero tutti di sicuro interesse e ben scritti, parlarne, anche per brevi cenni, dilaterebbe enormemente il mio elaborato. In questi casi ricorro allora a una presentazione dell’opera, ma nella circostanza la prefazione di Marinella Fiume è talmente bella che finisce con il lasciarmi poco spazio, limita ulteriormente le mie possibilità di intervento. Tranquilli, però, perché non è che cerchi scuse per non esprimere un motivato giudizio, ma il problema, la cui soluzione spetta solo a me, è di pensare a qualcosa che possa apparire diverso. Benché sia più facile a dirsi che a farsi credo che forse un’introduzione al tema, univoco (un omaggio ai nonni che la pandemia ci sta strappando), possa essere accettabile.
Già, i nonni, questi cari vecchietti, categoria di cui alcuni degli estensori dell’opera fanno parte, sono le radici che questo morbo crudele va recidendo, sono esseri umani nella loro ultima stagione che pur fra tanti acciacchi reclamano il diritto di continuare a vivere, si ritengono ancora, se non indispensabili, almeno utili. E invece la mannaia del virus si abbatte su di loro in modo dirompente, toglie a molti, a troppi la possibilità di assaporare gli ultimi giorni dell’esistenza, li isola dagli affetti più cari, li fa morire in una drammatica solitudine. E’ la gente che da giovane ha vissuto la guerra o che ha visto la luce immediatamente dopo la fine della stessa in un’Italia devastata, misera e all’apparenza senza speranza, ma è stato con la loro forza di volontà e con il loro instancabile lavoro che questo paese è rinato, che ora possiamo parlarne, magari dimenticando chi ha reso possibile tutto ciò. Le nuove generazioni devono sapere da dove provengono, quali sono le radici, perché la conoscenza del passato permette di saper vivere il presente e anche di costruire il futuro. Così, in La memoria dei nonni, tanti nipoti scrivono del ricordo che hanno di questi loro parenti, alcuni già defunti da diversi anni, altri recenti vittime del Covid e altri ancora impegnati a sopravvivere. Sono storie ambientate lontano, in epoche che ci sembrano remote, ma che poi sono a noi abbastanza vicine, solo che non sappiamo più cogliere il senso del tempo, questo variare delle stagioni non solo atmosferiche, ma dell’esistenza di ognuno. C’è da commuoversi a leggere di difficoltà insormontabili o quasi che questi nostri nonni hanno dovuto affrontare, di quanto abbiano fatto e lavorato con l’intento di lasciare un mondo migliore di quello trovato venendo al mondo, di come la serena attesa dell’ultimo passo, sempre pronti ad aiutare figli e nipoti, sia stata travolta da questa orrenda epidemia. I nostri nonni non meritano di finire così, soli, isolati, trattati come appestati, senza il conforto di una carezza sulla fronte madida di sudore. Lo so, la colpa non è nostra, è del morbo, ma in chi resta c’è il rimorso di non aver potuto dare un ultimo saluto in vita, un amorevole abbraccio, una parola di conforto.
E allora è più che mai giusto ricordare questi nostri nonni, come hanno fatto gli autori di questo libro che invito a leggere per conoscere quanto dobbiamo a questi cari vecchietti che in silenzio ci lasciano e della cui assenza ci accorgeremo nella casa diventata vuota; niente più colpi di tosse, né una cara voce amica, resta solo silenzio, null’altro che un assordante silenzio.
Titolo: La memoria dei nonni
A cura di: M. Fiume
Prezzo copertina: € 15.00
Editore: Algra
A cura di: M. Fiume
Data di Pubblicazione: febbraio 2021
EAN: 9788893414548
ISBN: 8893414546
Pagine: 196
Racconti di Fernando Massimo Adonia, Doroty Armenia, Enza Bifera, Ida Bonfiglio, Eliana Camaioni, Paolo Casamichele, Maria Castronuovo, Andrea Giuseppe Cerra, Giancarlo Consoli, Beatrice Contarino, Caterina Luisa De Caro, Elisa Di Dio, Mariella Di Mauro, Raffaello Di Mauro, Giulia Fiume, Marinella Fiume, Alessia Franco, Stefania Germenia, Carlo Giannetto, Carmen Giuffrida, Maria Rosaria Grasso, Gemma Incorpora Lucenti, Francesco Labriola, Rina Larizza, Paola Maria Liotta, Luca Migliorisi, Renzo Montagnoli, Liliana Nigro, Maria Rita Pennisi, Dario Piombino-Mascali, Salvatore Rabuazzo, Giusy Sciacca, Paolo Sidoti, Giuseppina Turiano, Angelo Vecchio Ruggeri, Giovanni Vecchio, Rosaria Rita Zammataro.
Marinella Fiume, nata a Noto (Sr), laureata in Lettere classiche all’Università di Catania, dottore di ricerca in Lingua e Letteratura italiana, è stata per due legislature Sindaca del Comune di Fiumefreddo di Sicilia (Ct), cittadina sulla costa jonico-etnea dove risiede. Impegnata sul fronte della cultura della legalità e dei diritti delle donne, tra le sue pubblicazioni: la cura di Siciliane Dizionario biografico (2006), Sicilia esoterica (2013), Di madre in figlia – Vita di una guaritrice di campagna (2014), La bolgia delle eretiche (2017), i racconti Ammagatrìci (2019), Le ciociare di Capizzi (2020).
I nonni:
– Siamo l’autunno della vita, foglie che cadranno al prossimo soffio delle stagioni fredde, il ramo restituito alle nuove gemme di primavera.
Corrado, ti sei messo nella scia di Ungaretti….