Prima visione: La Forma dell’Acqua – The Shape of Water


Recensione film “La Forma dell’Acqua – The Shape of Water” per l regia di Guillermo del Toro

Tutta la verità di un amore diverso
La serva muta e l’anfibio gentile, la bruttina sensibile e la bestiaccia potente: generata da solitudini ribelli al tempo dell’ossessione atomica è la coppia di una centrata fiaba d’amore aperta a messaggi sociali, etici e politici. Incatenato nella vasca di un laboratorio bunker, torturato dal terribile aguzzino Cia, riuscirà lei a salvarlo? Da anni, da “Mimic” a “Il labirinto del fauno”, Del Toro fa il tiro al bersaglio al film risolto, chiaro e formalmente equilibrato, nella sua personale visione postmoderna di un “fantastico critico e morale” al cinema. Ha fatto centro. Dettagli divertenti, suspense e personaggi riusciti (onore alla Hawkins) ci portano al climax di un rapporto liberatorio, immersi in una bolla d’acqua nudi e veri (col coso a comparsa e scomparsa), il corpo acquatico verdastro squamoso e la flessuosa leggerezza bianca efebica, la Bella e la Bestia come neanche Cocteau poteva permettersi ai suoi tempi. Respirano in un’altra dimensione. E lo sappiamo un po’ tutti che in corso di passione cuore e corpo sono in apnea… Inverosimile vero amore. Leone d’oro a Venezia, 13 candidature all’Oscar.

Silvio Danese

Titolo originale: The Shape of Water
Nazione: U.S.A.
Anno: 2017
Genere: Drammatico
Durata: 119′
Regia: Guillermo del Toro
Cast: Sally Hawkins, Doug Jones, Michael Shannon, Michael Stuhlbarg, Octavia Spencer, Richard Jenkins, Lauren Lee Smith, David Hewlett

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