Recensione film “La battaglia dei sessi” per la regia di Jonathan Dayton, Valerie Faris
UN “ACE” PER LA PARITÀ
Basta la metà delle dichiarazioni misogine del boss del tennis americano Jack Kramer (Bill Pullman), primi anni 70, e del campione Bobby Riggs (Carell), sfidante 55enne, per prendere le misure d’epoca del celebre match-show con la campionessa Billie Jean King (Stone), che reclamava anche la parità di compenso nei premi. Kramer: «Gli uomini prendono di più perché sono più forti, più veloci, più competitivi». Riggs: «Porco maschilista contro femminista dalle gambe pelose». Dall’impegno di emancipazione all’amore omosessuale alla famosa vittoria (6-4,6-3,6-3), il ritratto della King ricostruisce un passaggio nella storia dello sport e delle pari opportunità. Niente di eclatante, un corretto impiego del cast e tanti pregiudizi da rileggere oggi.
Silvio Danese
Titolo originale: Battle of the Sexes
Nazione: U.S.A., Regno Unito
Anno: 2017
Genere: Biografico, Commedia
Durata: 121′
Regia: Jonathan Dayton, Valerie Faris
Cast: Emma Stone, Steve Carell, Andrea Riseborough, Elisabeth Shue, Natalie Morales, Sarah Silverman, Bill Pullman, Alan Cumming, Eric Christian Olsen