Recensione: Jason Rekulak – Teddy


Da diversi giorni ho finito l’ascolto e poi la lettura di “Teddy” scritto da Jason Rekulak e non riesco ancora a distaccarmi da questa storia. È da molto tempo che un libro non mi catturava in modo così intenso, portandomi in un vortice di emozioni e adrenalina. Devo ammettere che non avevo mai letto nulla di questo autore prima, ma dopo questa esperienza, sono sicura che non sarà l’ultima.
La trama segue la storia di Mallory, una ragazza che ha lottato con la tossicodipendenza dopo un infortunio, con l’aiuto di Russel, Mallory cerca di ricostruire la sua vita e ottiene un lavoro come babysitter nella casa dei Maxwell. Qui incontra Teddy, un bambino di cinque anni che si comporta in modo insolito e adora disegnare. Presto, Mallory si rende conto che qualcosa di strano sta accadendo intorno a Teddy, ma teme di non essere creduta a causa del suo passato da tossicodipendente.
La scrittura di Rekulak è semplice ed accattivante, tenendomi incollata alle pagine e trasmettendo un senso di angoscia latente. Le descrizioni delle ambientazioni sono dettagliate al punto che sembra di osservare una fotografia.
I personaggi sono ben sviluppati e ricchi di sfaccettature, creando una confusione intenzionale nel lettore: strategia che trovo estremamente interessante, poiché mette in discussione le aspettative e ciò che si crede potrebbe accadere nella storia. Devo ammettere che mi è piaciuto essere confusa e sorpresa dai personaggi e dai loro segreti.
E parlando di sorprese, il colpo di scena finale mi ha lasciato senza parole. Non avrei mai immaginato un finale del genere. “Teddy” sfida le aspettative e ciò che sembra ovvio, quindi consiglio vivamente di non dare nulla per scontato durante la lettura.

Titolo: Teddy
Autore: Jason Rekulak
Prezzo copertina: € 16.90
Editore: Giunti Editore
Collana: M
Illustratore: Horner Doogie, Staehle W.
Traduttore: Serrai R.
Data di Pubblicazione: 7 settembre 2022
EAN: 9788809959699
ISBN: 8809959698
Pagine: 416

Citazioni tratte da: Teddy di Jason Rekulak

Una delle cose più difficili, quando si è in riabilitazione, è rassegnarsi all’idea che non possiamo più fidarci della nostra mente. Bisogna capire anzi che il cervello è diventato il nostro peggior nemico. Ci spinge verso scelte sbagliate, bypassa ogni logica e buon senso, e stravolge i ricordi più cari in fantasie inverosimili.

Russell dice sempre una cosa che mi piace molto; dice che non sappiamo quanto il nostro corpo possa sopportare finché non avanziamo pretese crudeli.

Il mio rapporto con Adrian non ha alcuna possibilità. Siamo come una delle bolle di sapone di Teddy quando gioca: magica, allegra, più leggera dell’aria… e destinata a scoppiare.
Togliete a qualcuno la possibilità di combattere o fuggire e gli resterà solo il panico.

Katia Ciarrocchi
© Redazione Lib(e)roLibro

*Nelle citazioni riportate, non ci sono i riferimenti alle pagine, perché ho ascoltato il libro su Audible.

 

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