Citazioni tratte da: L’amante giapponese

Con Ichimei scoprì le molteplici finezze dell’amore e del piacere, della passione sfrenata e urgente ai momenti sacri in cui l’emozione li elevava e rimanevano immobili, distesi l’uno di fronte all’altra sul letto, a guardar ersi a lungo negli occhi, grati al loro destino, resi umili dall’aver toccato il punto più profondo delle loro anime, purificati per essersi liberati da qualsiasi artifizio e aver giaciuto totalmente vulnerabili, in una tale estasi che ormai non potevano più distinguere tra il piacere e la tristezza, tra l’esaltazione della vita e la dolce tentazione di morire in quell’istante per non separarsi mai più. Isolata dal mondo grazie alla magia dell’amore.

Esistevano solo loro due, il primo bacio anelante appena varcata la soglia, prima di chiudere a chiave la porta, le carezze in piedi, lo spogliarsi dai vestiti che rimanevano dove erano caduti, i corpi nudi, tremanti, la sensazione di calore, del sapore e dell’odore dell’altro, la consistenza della pelle e dei capelli, la meraviglia di perdersi nel desiderio fino allo sfinimento, di sonnecchiare abbracciati per un momento e tornare al piacere rinato, agli scherzi, alle risate, alle confidenze, all’eccezionale universo dell’intimità. Le dita magiche di Ichimei, in grado di restituire la vita a una pianta agonizzante o di aggiustare un orologio al buio, rivelarono ad Alma la sua natura scalpitante e affamata. Si compiaceva a sorprenderlo, a sfidarlo, a guardarlo arrossire imbarazzato e divertito. Lei era audace e lui era prudente, lei era rumorosa nell’orgasmo, lui le tappava la bocca. A lei veniva in mente una sfilza di parole romantiche, appassionate, lusinghiere e indecenti da sussurrargli all’orecchio o scrivergli in urgenti missive; lui manteneva la riservatezza propria del suo carattere e della sua cultura.

…i traumi non spariscono solo perché li si disdegna; sono una Medusa tenace che aspetta nell’ombra e alla prima occasione attacca con la sua capigliatura di serpenti.

A ventidue anni, temendo che il tempo fosse loro nemico, (…) si soffocarono d’amore per consumerlo interamente, ma quanto più cercavano di esaurirlo, più violento si faceva il desiderio, e chi sostiene che il fuoco, prima o poi, si spegne da solo, sbaglia: ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non li soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l’ossigeno.

Abbiamo detto spesso che amarci è il nostro destino, ci siamo amati nelle vite precedenti e continueremo a incontrarci nelle vite future. O forse non c’è né passato né futuro e tutto accade simultaneamente nelle dimensioni infinite dell’universo. In questo caso, siamo insieme costantemente, per sempre.
E’ meraviglioso essere vivi.

Lamante giapponeseTitolo: L’ amante giapponese
Traduttore: Liverani E.
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Prezzo: € 18.00
Data di Pubblicazione: 2015 ottobre
ISBN: 8807031604
ISBN-13: 9788807031601
Pagine: 281
Reparto: Narrativa

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